Bastia, maxi evasione per un ristoratore

Perugia: dichiarazioni pari a zero per un locale con prezzi concorrenziali e nutrita clientela. Sottratti all’erario circa 400 mila euro

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Dichiarazioni dei redditi pari a zero, nonostante i prezzi concorrenziali praticati e una nutrita clientela sempre presente all’interno del proprio ristorante.

Controlli Durante i normali controlli sugli esercizi commerciali, gli uomini della Guardia di finanza di Perugia hanno concentrato la propria attenzione su un ristoratore di Bastia Umbra (Perugia), dopo che nelle scorse settimane avevano scoperto altri casi di evasione fiscale da parte di alcuni esercenti di Foligno. Ad occuparsi del caso sono stati gli uomini della tenenza di Assisi che si sono trovati davanti ad una sistematica omissione degli incassi percepiti.

Le indagini Le Fiamme Gialle, in un primo momento, si sono imbattute in quello che sembrava un contribuente modello: il ristoratore, infatti, emetteva puntualmente le ricevute fiscali, annotava regolarmente tutti gli incassi giornalieri nei registri e custodiva la relativa documentazione. Ma andando avanti nelle indagini è emerso che i prezzi praticati nell’esercizio commerciale apparivano troppo concorrenziali fino a che, guardando le dichiarazioni dei ricavi conseguiti negli ultimi anni, è apparso subito chiaro che il titolare aveva omesso di comunicare al fisco tutti gli introiti. Le dichiarazioni ufficiali, infatti, indicavano valori pari a zero.

Le ricevute La meticolosa ricostruzione del reale volume d’affari operata dai finanzieri di Assisi, basata anche sulle ricevute fiscali regolarmente emesse e conservate, ha consentito di accertare che, in tal modo, il ristorante negli ultimi anni aveva incassato ‘in nero’ circa un milione di euro, sottraendo all’erario un reddito imponibile – al netto dei costi d’impresa – pari ad oltre 400 mila euro. Finendo così per alterare la normale concorrenza con quegli operatori del settore, rispettosi delle regole.

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