Caccia, dal cinghiale agli opportunisti

Federcaccia Umbria chiede chiarezza per alcune specie

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Il calendario per la prossima apertura della stagione venatoria è già in bozza ed è pronto per l’approvazione definitiva, ma in una regione da quasi 35mila doppiette registrate, le problematiche relative alla caccia restano diverse.

IL CALENDARIO 2015-16

Caccia al cinghiale
Quello che sembra ancora non risolto è il dilemma intorno al cinghiale e ad alcune specie che i cacciatori vorrebbero reintrodurre in calendario (coturnice) ma che anconra sono in fase di discussione. Per quanto riguarda il cinghiale il dilemma sta nella mancanza di una regolarizzazione per la caccia di singoli, e al numero di cani che possono accompagnare il cacciatore. «Per esempio si potrebbero trovare dei territori, – spiega il Presindente di Federcaccia Umbria Di Marco – che siano o meno assegnati ad una determinata squadra di cinghialai, all’interno dei quali gruppetti di singoli esercitano la caccia al cinghiale. Occorre ragionare e vigilare, per impedire il verificarsi di situazioni potenzialmente molto pericolose per tutti, cacciatori e non. Staremo a vedere come sarà la caccia all’aspetto, materia sulla quale la Regione si è riservata di produrre un regolamento successivo, ma sulla caccia alla cerca – così com’è prevista adesso – esprimiamo tutte le nostre perplessità».

Specie opportuniste Altrettanto importante è la questione legata alle specie opportuniste e alla possibilità chiesta più volte dai cacciatori di poter gestire tale situzione anche con le armi da fuoco e non solo con le trappole. Tale sistema di controllo delle popolazioni di qeste specie ha comunque bisogno di una regolamentazione interna che istruisca i cacciatori/operatori a non andare oltre le direttive e i protocolli previsti. La Regione Umbria, come specificato dal presidente Di Marco in un’intervista su BigHunter.it, ha concesso ai caccaitori tali strumenti, insieme ad un preziosissimo attestato di stima circa la nostra responsabilità e maturità come mondo venatorio. «In concomitanza con il periodo del trappolamento, nelle aree gestite direttamente dalle associazioni venatorie così come nel restante territorio a caccia programmata, alcuni cacciatori appositamente preparati potranno finalmente operare per contenere l’eccessivo esubero di tali specie, garantendo biodiversità sia fra le specie cacciabili sia fra quelle protette che, è bene ricordarlo, rappresentano oltre il 90% del patrimonio faunistico italiano».

Calendario Sono state stabilite tre giornate di pre-aperture prima di quella ufficiale a gran parte delle specie cacciabili. La giornata intera di preapertura è prevista per il 2 settembre, esclusivamente da appostamento, alle specie alzavola, marzaiola, germano reale, tortora, merlo, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia e gazza, ed invece nelle giornate del 6 e 13 settembre il prelievo sarà consentito fino alle ore 13 con la riconferma per il solo 13 alla quaglia.

Apertura Come lo scorso anno sarà la terza domenica di settembre (il 20) il giorno dell’apertura generale a tutte le specie con esclusione degli ungulati i cui periodi di prelievo verranno stabiliti con proprio atto dalle amministrazioni provinciali; per il cinghiale si inizia domenica 4 ottobre e si chiude il 3 gennaio con possibilità per le Province di posticipare apertura e chiusura. E’ inoltre prevista la chiusura anticipata della caccia alla femmina del fagiano il 30 novembre, per salvaguardare la riproduzione di questa specie. La caccia alla lepre sarà consentita dal 20 settembre al 13 dicembre. La caccia di selezione alle specie daino, capriolo, cervo e muflone andrà dal 21 giugno al 19 luglio, dal 16 agosto al 4 ottobre e dal 4 gennaio al 13 marzo 2016. L’inizio della caccia di selezione è previsota per il 20 giugno.

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