Caccia, sequestri e denunce del Wwf

Blitz tra Spoleto e Foligno, sorpresi due bracconieri sul monte di Pettino. Doppietta sorpresa a sparare a 13 metri dalla strada

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Sequestri, sanzioni, denunce, ma anche ritiro di licenze e rinvii a giudizio per chi, già precedentemente agli ultimi controlli, era finito nelle maglie della giustizia: cacciatori scorretti nel mirino delle guardie giurate Wwf di Perugia, che hanno messo a segno diversi risultati nel corso delle attività svolte sul territorio.

Bracconieri braccati

Sul monte di Pettino, sopra a Campello sul Clitunno, le guardie hanno fermato due bracconieri, sopresi a sparare centinaia di colpi di fucile nel giro di un’ora, facendo strage di piccoli volatili. Raggiunta la zona a ridosso degli spari, dopo una salita per un ripido pendio in mezzo al bosco per evitare le strade presidiate dalle ‘vedette’, è scattato il blitz delle guardie. Uno dei due cacciatori sorpresi a sparare a uccelli protetti ha tentato la fuga nonostante l’alt intimato, fuga durante la quale ha cercato liberarsi degli uccelli abbattuti illecitamente. Entrambi, una volta bloccati, sono stati denunciati alla procura di Spoleto per abbattimento di fauna selvatica in concorso tra loro e, per il fuggitivo, anche l’ulteriore contestazione di abbandono di munizioni. Scontato il sequestro della selvaggina abbattuta (11 fringillidi) e dei fucili, e la segnalazione alla questura di Perugia per la sospensione discrezionale del porto d’armi.

Distanza di sicurezza violata

Un altro cacciatore, a Spello, è stato denunciato per abbandono d’arma e delle munizioni a bordo della propria vettura, lasciata incustodita all’interno del Parco del Monte Subasio, comportamento illecito, che integra anche il reato specifico di introduzioni di armi in area protetta. Anche in questo caso è scattato il sequestro e la segnalazione alla questura. Due squadre del Wwf, composte da 7 persone, hanno inoltre consentito di passare al setaccio zone ‘calde’ come Protte di Spoleto, Sant’Eraclio, Colfiorito e Gualdo Cattaneo, dove sono state rilevate infrazioni di carattere amministrativo, come la caccia a distanza irregolare dalle strade (13 metri in luogo dei 50 previsti). In questo caso sequestro del fucile, delle munizioni e sanzione da 206 euro: il cacciatore di turno aveva deciso di fare la posta alla lepre vicino alla strada. Un altro cacciatore non aveva marcato la giornata perché più tardi sarebbe voluto andare anche a fare la battuta al cinghiale, ma le guardie Wwf non l’hanno permesso: sanzione da 154 euro e giornata segnata come caccia vagante.

A processo

Infine, due cacciatori precedentemente incappati nelle maglie dei controlli del Wwf, sono stati rinviati a giudizio davanti al tribunale di Spoleto – l’udienza è prevista nel prossimo mese di maggio -, per omessa custodia di armi e munizioni senza le debite cautele. Il maresciallo della stazione dei carabinieri di Gualdo Cattaneo, come da prassi, ha già provveduto a ritirare il porto d’armi e a sequestrare tutti i fucili dei due cacciatori incappati nei controlli e denunciati dalle guardie del Wwf.

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