Calvi, monastero: ‘restyling’ del giardino

Hanno preso il via lunedì 18 maggio i lavori di recupero del giardino del monastero delle suore orsoline a Calvi dell’Umbria, bene che si è classificato al primo posto in Umbria nel 2012 con 2.150 segnalazioni alla sesta edizione de ‘I Luoghi del Cuore’, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal Fai.

Restauro e valorizzazione Il successo ottenuto al censimento ha permesso al luogo di accedere alle linee guida per la definizione degli interventi 2013, lanciate dal Fai a seguito del censimento in collaborazione con il MiBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – e di beneficiare di un intervento diretto da parte del Fai. La commissione valutatrice, infatti, ha deciso di assegnare un contributo di 26.000 euro, che verrà utilizzato per un primo intervento di restauro e valorizzazione che prevede il recupero dell’area di ingresso al giardino e della porzione più vicina agli edifici del monastero. Oltre al contributo ‘I Luoghi del Cuore’ saranno resi disponibili altri 12.684,98 euro, stanziati dal Comune di Calvi dell’Umbria, per un quadro economico complessivo di 38.684,98 euro.

L’affetto locale Questo risultato è stato raggiunto grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, della delegazione Fai locale e di molti cittadini – tra i quali gli organizzatori della manifestazione florovivaistica ‘Tra pomi e fiori’ – e grazie alle tante persone che hanno votato il monastero e giardino delle suore orsoline. Una mobilitazione che testimonia il grande fascino di questo luogo, che ha saputo raccogliere attorno a sé l’affetto e l’impegno della comunità locale.

Il giardino si estende per 1,3 ettari ed è collocato nella parte più alta del centro storico di Calvi dell’Umbria: costruito a partire dal 1715, il nucleo originario del complesso è costituito da Palazzo Ferrini, oggi sede del Comune e di un museo dedicato al monastero stesso, mentre il giardino è un classico esempio di ‘hortus conclusus’ cinto da alte mura.

L’intervento è circoscritto alla zona più meridionale del giardino, in particolare al viale di accesso, per il quale è prevista la bonifica dalle erbe infestanti ed il restauro dei vasconi laterali, ed il viale primario a sud-est, dove si prevedono il restauro della tettoia e del colonnato, ormai in procinto di crollo, delle scale e delle strutture murarie di sostegno esistenti ed il ripristino della pavimentazione originale. Inoltre questo intervento prevede anche il recupero e la valorizzazione della componente vegetale e agronomica, con la messa a dimora di piante
arboree, arbustive e perenni per lo più autoctone, in sintonia con la serie vegetazionale in cui il giardino ricade, e legate al tradizionale uso nell’ambito monasteriale e al simbolismo della religione cristiana. Gli interventi previsti sono a cura dell’architetto Francesca Troiani e dell’agronomo Federico Botti.

 

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