Capodanno in Ast, contributo Fondazione: bagarre e via libera

Terni – Il sindaco Latini propone un emendamento in extremis per i 280 mila euro della fondazione Carit: polemiche, esposto al prefetto e doppia sospensione. Poi l’approvazione

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di S.F.

La discussione doveva partire subito sulla salvaguardia degli equilibri e variazioni di bilancio deliberate non oltre il 30 novembre, in poche parole l’assestamento. E invece no: il sindaco Latini ha preso la parola per proporre un emendamento in extremis per chiudere la pratica sul contributo della Fondazione Carit da 280 mila euro per l’organizzazione del Capodanno Rai in Ast. Mezz’ora di discussione, polemiche, sospensione richiesta dalla minoranza e annuncio di coinvolgimento del prefetto Emilio Dario Sensi. Poco dopo le 18 arriva il via libera con 19 voti favorevoli, 8 contrati e 3 astenuti.

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Il sindaco Leonardo Latini

Emendamento in extremis per 280 mila euro

Il sindaco ha subito chiesto la parola per la questione: «In questo modo recepiamo il finanziamento della Fondazione Carit comunicato solo nella tarda mattinata di lunedì e recepire in parte entrata/uscita, con conseguente emendamento al programma biennale degli acquisti e delle forniture allegato al Dup 2021-2023. Si tratta di 280 mila euro e le spese sono ripartire tra il 2021 ed il 2022, in quest’ultimo caso per 20 mila euro. Ci sono i pareri tecnici favorevoli, nonché quello del collegio dei revisori dei conti». Tutto liscio? Nemmeno per sogno. Valdimiro Orsini del Gruppo Misto è più che dubbioso: «Non li abbiamo ricevuti i pareri. E poi è strana questa variazione senza parere della commissione consiliare competente». Tirato in ballo il segretario generale – da poche ore con funzioni di direzione generale anche – Matteo Sperandeo. Intanto nel corso della conferenza stampa di lunedì mattina sul Natale è stato annunciato che l’obiettivo è portare in Ast 1.500 persone.

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Valdimiro Orsini

La polemica e lo scambio

Il segretario ha spiegato «l’unica norma di riferimento è soltanto quella generale prevista dall’articolo 62 sugli emendamenti, il passaggio in commissione è previsto per gli atti completati in istruttoria. In questo caso non c’è nel vostro regolamento di contabilità, sarà il caso di disciplinarlo magari. Nel merito l’atto del sindaco assolve – ha proseguito – a questioni essenziali in materia di bilancio, è compensavito e non altera gli equilibri di bilancio». C’è il via libera in sostanza. Il presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti ha poi sottolineato che «non modifica né inficia nulla la questione dei pareri non arrivati ai consiglieri, non c’è l’obbligo di farli  sapere prima». Orsini non ha mollato: «L’interpretazione di Sperandeo è una forzatura. Non è un emendamento normale, ma di bilancio e la prassi è sempre stata quella del parere della commissione». In tackle anche il M5S: «Nella chat della III commissione – le parole di Luca Simonetti – ci è stato detto che non serviva più convocare la commissione perché si sarebbe portata in consiglio in altro modo. Vi vergognate del Capodanno in Ast? Perché non condividerla prima?». Ferranti è subito intervenuto: «Il protocollo è di venerdì alle 18.40, quando era già tutto chiuso». Da ricordare che mezzo milione di euro li metterà sul piatto la Regione per l’organizzazione dell’evento al parco 4.

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Federico Brizi

La lunga sospensione

A questo punto ha preso la parola il capogruppo della Lega Federico Brizi: «L’atto della fondazione Carit per il contributo è arrivato intorno alle 13.30 di venerdì ed era necessario redigere l’emendamento del sindaco. Avevo solo preavvertito la commissione per un motivo di cortesia, poi gli uffici hanno ritenuto che non fosse necessario. Non c’è da nascondere nulla e la polemica è inutile». Per Pasculli, leader M5S, «arriviamo a situazioni scomode come queste dove ci dobbiamo appellare alle considerazioni del segretario. Manca la fase istituzionale con la minoranza e gli atti arrivano in costante ritardo». Di nuovo Orsini: «Ripeto, è un emendamento al bilancio e la procedura è diversa. Coinvolgerà il prefetto Sensi». Francesco Filipponi (capogruppo) ha chiesto ed ottenuto 10 minuti di sospensione per le valutazioni del caso: «Vogliamo capire e approfondire nell’ambito degli articoli 175 e 193 del Tuel». Lo stop inizierà alle 16.14 e sarà ben più lungo, di 31 minuti.

Francesco Filipponi e Alessandro Gentiletti

L’esposto al prefetto e le pregiudiziali

Si riprende ed il primo ad attaccare di nuovo è ancora Orsini: «Sulla base dell’articolo 175 del Tuel le variazioni di bilancio sono di competenza del consiglio comunale, così come le entrate e le uscite a destinazione vincolata con correlato impegno di spesa. Questo atto del sindaco avrebbe dovuto seguire l’iter classico. In via d’urgenza doveva essere adottata da Latini e poi il consiglio aveva 60 giorni per ratificare. Nel merito condivido ciò che dice l’emendamento, ma per il rispetto delle regole annuncio l’impugnazione e l’esposto al prefetto. Non si sta rispettando una norma di legge». Ferranti insiste: «La procedura può sembrare anomala, ma i pareri sono noti». Alessandro Gentiletti (Senso Civico) ha presentato una mozione d’ordine sull’emendamento per il richiamo formare al regolamento: «In subordine la pregiudiziale affinché passi in commissione consiliare». Bocciata con 19 contrari e 11 favorevoli.

Matteo Sperandeo

Ancora sospensione

Confronto senza freni in aula: «Pongo la pregiudiziale – ad esporsi è ancora Filipponi – sul rispetto del comma 4 dell’articolo 175 del Tuel. Per la prima volta a mia memoria si sta facendo una proceduta diversa che non rispetta nemmeno il regolamento di contabilità del 1998». Finita qui? Negativo, nonostante i tentativi di Ferranti di partire con la discussione sulla salvaguardia di bilanco: Doriana Musacchi (Gruppo Misto) chiede dieci minuti di sospensione per una riunione di maggioranza. Altro stop alle 17.10. Mezz’ora dopo si riprende con l’esposizione dell’assessore al bilancio Orlando Masselli: «Sul procedimento non ho cose particolari da dire, ma c’è la permanenza degli equilibri di bilancio in forza dei pareri dei vari dirigenti». Storia chiusa? Da sottolineare che tutti hanno ribadito – nel merito – di non essere contro il contributo della fondazione Carit, ma sul metodo amministrativo utilizzato.

Francesco Maria Ferranti

Semaforo verde

Poco dopo le 18 c’è la votazione e l’esito è lo stesso: 18 favorevoli, 8 contrari e 3 astenuti sia per l’emendamento che l’atto definitivo: «Questi 280 mila euro consentono di raggiungere il budget complessivo – le parole di Ferranti – necessario alla realizzazione di un evento di rilevanza nazionale e non solo come il capodanno su Rai Uno in diretta dalle acciaierie di Terni che, mettendo a disposizione le location, danno anche esse un contributo di interesse pubblico; è positivo che sia stato approvato come integrazione alla manovra degli equilibri di bilancio che vedono i conti dell’ente messi in sicurezza con ulteriori undici milioni versati alla commissione ministeriale per continuare a pagare il dissesto finanziario. L’evento – conclude – potrà essere volano di una maggiore promozione del territorio e del turismo che già negli ultimi anni sta vedendo una crescita significativa in siti come la cascata delle marmore nonostante la pandemia».

 

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