Carabinieri dell’Umbria Festa dell’orgoglio

La giornata si è svolta con cerimonie alternate a Perugia e Terni dove il comandante Giuseppe Capasso ha annunciato il proprio addio alla città

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Le celebrazioni per la ricorrenza del 203esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri, inUmbria sono iniziate alle 8.30 di lunedì, a Terni con la deposizione di una corona di fiori – da parte del comandante provinciale Giovanni Capasso – alla rotonda intitolata al carabiniere Raoul Angelini, caduto per mano dei nazi-fascisti il 1 giugno 1944 ed al quale è intitolata anche la caserma sede del comando provinciale.

LE FOTO DI ALBERTO MIRIMAO

Perugia Nella caserma ‘Garibaldi’ di Perugia, sede del Comando legione carabinieri Umbria, alle 10,15 il comandante Francesco Benedetto ha tenuto il discorso celebrativo, cui ha fatto seguito la consegna di ricompense ai militari particolarmente distintisi nell’attività di servizio ed, infine, un intervento dimostrativo da parte dell’Unità artificieri del comando provinciale di Perugia.

GLI ARTIFICIERI ALL’OPERA – IL VIDEO

Perugia Nella caserma ‘Garibaldi’ di Perugia, sede del Comando legione carabinieri Umbria, alle 10,15 il comandante Francesco Benedetto ha tenuto il discorso celebrativo, cui ha fatto seguito la consegna di ricompense ai militari particolarmente distintisi nell’attività di servizio ed, infine, un intervento dimostrativo da parte dell’Unità artificieri del comando provinciale di Perugia.

LE FOTO DELLA GIORNATA

I ringraziamenti Prima di cominciare il suo intervento, il Comandante provinciale ha rivolto un pensiero alle vittime dei fatti di Londra. «L’arma festeggia oltre due secoli – ha detto il Comandante – durante i quali i Carabinieri in Italia e all’estero sono stati e sono impegnati per garantire sicurezza e libertà agli italiani e alle comunità private da questi diritti, custode dell’immenso patrimonio di valori con la consapevolezza di essere privilegiato punto di riferimento per le comunità». Un ringraziamento particolare «ai Carabineri di Norcia, Cascia, Preci, di tutta la Valnerina e delle altre località interessate dal sisma per l’impegno riconosciuto ampiamente dai mezzi di comunicazione e dalle comunità locali». Un saluto ai Carabinieri Forestali che sono entrati nella «grande famiglia dell’Arma» dal primo gennaio di quest’anno e al Capo di Stato Maggiore Franco Bartolini, «che mi è stato sempre vicino». Ai familiari dei colleghi che hanno perso la vita nell’espletamento del dovere nostri: «Il sacrificio sarà sempre presente nei nostri cuori e voi sarete sempre parte della nostra famiglia».

I saluti Ha poi ringraziato i presenti: il sottosegretario agli interni Gianpiero Bocci, agli onorevoli parlamentari, la presidente della Giunta Regionale Catiuscia Marini, i parlamentari regionali, la presidente dell’assemblea legislativa regionale Donatella Porzi, il prefetto Raffaele Cannizzaro, il sindaco Andrea Romizi (rappresentato da un suo delegato), i sindaci dei vari comuni della regione, a tutti i vertici dell’ordinamento giudiziario di Perugia e Terni. Un saluto particolare a Sua Eminenza Gualtiero Bassetti, neo presidente della conferenza episcopale. Saluto anche a Nicoletta Spagnoli e Brunello Cucinelli «eccellenze di cui dobbiamo essere orgogliosi, in quanto portano alto il nome e il prestigio dell’Italia nel mondo». Poi si è commosso parlando della moglie Venere e dei figli Mario e Davide, «che in tutti questi anni mi hanno seguito nel non facile peregrinare per l’Italia, sono loro la mia forza».

I premi Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri ha tributato i seguenti riconoscimenti: encomio solenne collettivo alla Tenenza di Norcia e alle Stazioni di Cascia e Preci, encomio semplice al Maggiore Luca Vasaturo, al Tenente (ora Capitano) Lucia Dilio, al Maresciallo Giuseppe Pontemezzo, al Brigadiere Capo Pasquale Andreozzi, al Brigadiere Celestino Vercillo, all’Appuntanto Scelto Filippo Vagnetti e all’Appuntato Gennaro Vistocco; encomio speciale al Capitano Marco Belilli, al Tenenente (ora Capitano) Giulia Maggi, al Luogotenente Marco Rossi, ai Marescialli aiutanti Sostituti ufficiali di pubblica sicurezza Maurizio Traficante e Mario Marzullo; encomio semplice al Maresciallo Aiutante sostituto ufficiale di Pubblica Sicurezza Massimo Langeli, all’Appuntato Scelto Nazzareno Migliosi e al pari grado Marco Ortolani; encomio semplice al Maresciallo Capo Carlo Gagliardi e all’Appuntato Scelto Gabriele Giuliacci; encomio semplice al Maresciallo Capo (ora M.A.s.UPS) Pierluigi Marzi e al pari grado Leonardo Brunella; encomio speciale al Tenenente Colonello Mariano Celi; Croce d’Oro per anzianità di servizio militare tributato dal Ministero della Difesa al Maresciallo Capo Massimo Massaccesi (scomparso il primo maggio 2016); premio ritirato dai figli.

Terni Nel pomeriggio, con inizio alle 18, la cerimonia si è ripetuta a Terni, con il comandante Giovanni Capasso che ha conferito i riconoscimenti ai militari che sono a loro volta distinti in servizio. Durante il suo intervento, non pochi accenni hanno fatto pensare ad un discorso di commiato e il colonnello ha poi confermato ad umbriaOn (VIDEO) che presto lascerà l’incarico per assumerne un altro nella Capitale. «Sono fiero di voi – ha detto -. Continuate a lavorare nel modo serio, concreto e leale che vi contraddistingue. Siate sempre orgogliosi di appartenere all’Arma Benemerita”. La giornata si era aperta alle 8.30 con la deposizione di una corona commemorativa presso la rotonda Raoul Angelini, intitolata – con l’impegno dell’Associazione nazionale carabinieri – al militare ucciso dai nazifascisti il 1° giugno del 1944 a Morro Reatino.

L’ELENCO DEI MILITARI PREMIATI A TERNI

PARLA IL COLONNELLO GIOVANNI CAPASSO – IL VIDEO

Porzi «In occasione del 203° anniversario dalla fondazione dall’Arma dei Carabinieri è fondamentale ricordare tutti coloro che hanno indossato la divisa della Benemerita, servendo con abnegazione e professionalità la Patria e il bene comune», così la presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi, che ha partecipato alla cerimonia di lunedì mattina presso la caserma di corso Cavour, a Perugia. «Persone come Andrea Angelucci, il maresciallo capo dei carabinieri di Spello, morto nell’adempimento del proprio dovere, sono l’esempio da seguire e che rendono la grande la nostra terra. È fondamentale ricordare l’impegno costante e quotidiano che l’Arma dei Carabinieri pone nella tutela e nella difesa dei cittadini, rimanendo non un corpo estraneo ma pronto a farsi carico di tutte le esigenze. Encomiabile, in questi mesi, l’impegno nelle zone del sisma, così come quello nelle aree più sensibili ai fenomeni della criminalità. L’Arma rappresenta lo Stato, quello che difende la propria gente, ed in queste occasione dobbiamo rendere omaggio ad una istituzione storica, che ha visto anche il sacrificio di tante vite per la nostra libertà e la nostra democrazia».

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