Carabinieri Perugia, Piccinelli al comando

Le priorità: «Vicinanza ai popoli terremotati e lotta alla criminalità.Andremo a colpire i patrimoni della malavita»

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di E.M.

Il contrasto alla criminalità comune e organizzata, non soltanto attraverso il controllo del territorio, ma anche con azioni che vanno a colpire beni e denaro provenienti da attività illecite. È questa la priorità del nuovo Comandante provinciale dei Carabinieri di Perugia, colonnello Paolo Piccinelli, che questa mattina si è presentato ai giornalisti. «Arrestare le persone è importante – ha detto – ma lo è altrettanto aggredire i patrimoni».

La provincia al centro «Di questo ruolo mi piace l’accezione “provinciale”- spiega il Comandante in conferenza stampa – stare in mezzo alla gente per capire quali sono le problematiche dei singoli comuni e cambiare il dispositivo dell’Arma per adattarlo alle diverse esigenze». Ed è proprio dal territorio che inizierà a lavorare, con un giro nei paesi colpiti dal terremoto del 30 ottobre. «Mi impegnerò perché nessuno venga dimenticato, in particolare in quelle zone – continua – ho visto un esercito di persone che si sono spese per dare una mano dopo il sisma e mi impegnerò perché si contini a lavorare in questa direzione». Ieri si è tenuto il primo incontro con il procuratore Cardella, con cui il colonnello Piccinelli ha discusso dei prossimi passi per affrontare l’emergenza sisma. I due avevano già collaborato in passato alla gestione del terremoto del 2009, quando il colonnello si trovava a Pescara e il procuratore a L’Aquila.

PARLA IL NUOVO COMANDANTE – IL VIDEO

Da Perugia a Perugia Il colonnello Piccinelli, arrivato in città da due mesi per affiancare il Comandante uscente Cosimo Fiore, conosce già Perugia. Proprio nella Compagnia del capoluogo umbro, infatti, ha prestato servizio quasi vent’anni fa, come comandante del Nucelo operativo e radiomobile. La situazione, però, non è più la stessa: «Ho ritrovato molti dei miei vecchi collaboratori, ma la città è molto cambiata, sia dal punto di vista architettonico che da quello delle problematiche. Il centro storico è molto più “vivace” sotto molti aspetti». Per scoprire quali sono le problematiche e in che modo combatterle, occorrerà lavorare, ma una cosa è certa: Piccinelli ha intenzione di portare avanti l’ «ottimo lavoro» svolto dal colonnello Fiore e di «fare squadra con Procura, Prefettura e Questura».

Piccinelli con la presidente della Regione Marini

Piccinelli con la presidente della Regione Marini

Problema caserme «A breve saranno forniti dei container per sostituire al meglio le caserme lesionate nei paesi terremotati», assicura, rispondendo alle domande dei giornalisti. Se quella di Cascia è attiva e funzionante, a Preci e a Norcia sono state allestite momentaneamente stazioni mobili. La prima, infatti, è stata dichiarata inagibile mentre la seconda presenta soltanto lesioni sanabili e si conta di tornare ad occuparla prima possibile.

Il curriculum Nato a Roma 47 anni fa, è figlio del giornalista e scrittore Franco Piccinelli, che fu vittima di un attentato delle Brigate Rosse a Torino nel 1979, nel quale rimase gravemente ferito alle gambe. Ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri a di Roma ed ha tre lauree: Giurisprudenza, Scienze della sicurezza e Scienze politiche. Cavaliere della Repubblica italiana dal 2005, è anche giornalista pubblicista iscritto all’albo del Lazio. Un motivo, questo, per scherzare su come sarà il suo rapporto con i cronisti: «Non scrivete mai “indagini a 360 gradi, perché significherebbe che non so dove andare». Dopo la prima esperienza a Perugia, è stato impegnato a Milano, Messina e Siracusa. È stato impegnato in una missione all’estero, a Sarajevo, per poi rientrare in Italia come Comandante: L’Aquila, Palermo, Pescara. Ed ora, di nuovo Perugia.

L’incontro con Catiuscia Marini La presidente della Regione ha ricevuto Piccinelli a palazzo Donini per dargli il classico benevenuto e augurargli un un buon lavoro.

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