Carcere di Spoleto: «Tagli inaccettabili»

La Lega Nord tuona contro la paventata ‘sforbiciata’ all’organico di polizia penitenziaria. Candiani: «Colpa della riforma Madia»

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A quanto pare, circa 80 agenti di polizia penitenziaria del carcere di Spoleto verranno ‘tagliati’ per effetto della riforma Madia, con gravi ripercussioni sul versante sicurezza. La denuncia arriva da Stefano Candiani, senatore della Lega Nord.

«Scelta folle» Il comunicato – firmato anche da Virginio Caparvi, vicesegretario per l’Umbria, e Sandro Cretoni, consigliere comunale di Spoleto – denuncia che il personale impiegato nel carcere di Spoleto passerà dai 360 agenti attuali a 280 circa: «Una riduzione folle e immotivata – denuncia Candiani – in quanto stiamo parlando di un istituto di massima sicurezza».

Disparità territoriale Incontrando gli esponenti del Carroccio, le rappresentanze sindacali e i dirigenti hanno espresso all’unisono la forte preoccupazione di ritrovarsi presto in un reale stato di impossibilità nel garantire una gestione in piena sicurezza del carcere: «È intollerabile la disparità nei tagli sul territorio nazionale – dice ancora Candiani – mentre in Umbria assisteremo ad una diminuzione del 18%, in altre regioni come la Calabria, gli agenti verranno incrementati del 36% senza tenere conto del livello del carcere e delle necessità realmente esistenti».

Tagliare gli sprechi, non la sicurezza «È necessario assicurare condizioni di lavoro dignitose agli agenti di polizia penitenziaria che, potendo svolgere al meglio il loro compito all’interno delle carceri, riescono ad aumentare anche il grado di sicurezza del territorio», ha aggiunto Virginio Caparvi. Sulla stessa lunghezza d’onda Sandro Cretoni: «È scandaloso continuare ad effettuare tagli sulla sicurezza quando, in questo particolare momento storico, la sicurezza andrebbe implementata».

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