Carcere di Terni, celebrato il Giubileo

Duecentocinquanta detenuti anno partecipato, lunedì mattina, alla cerimonia presieduta dal vescovo Piemontese

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Duecentocinquanta detenuti hanno partecipato al Giubileo della Misericordia nella Casa Circondariale di Terni, che è stato celebrato lunedì mattina dal vescovo, Giuseppe Piemontese, dal cappellano dell’istituto, padre Rino Morelli e da altri sacerdoti, all’interno del campo sportivo del carcere.

Il Papa Ai detenuti e personale del carcere è giunto anche il saluto e la benedizione apostolica di Papa Francesco, che ha inviato un telegramma in occasione di questo particolare Giubileo celebrato a Terni: «Saluto ed auspico che tale evento susciti in ciascuno un vivo desiderio di rinnovamento interiore, sostenuti dalla fede e dalla speranza, doni di Dio, padre ricco di misericordia, incoraggiando a guardare al futuro con fiducia».

La messa Alla celebrazione hanno partecipato anche gli operatori penitenziari di polizia, addetti ai servizi, dirigenti e i volontari di vari gruppi che prestano servizio all’interno del carcere, dalla Caritas, all’Unitalsi al Rinnovamento nello Spirito Santo ed alcuni fedeli della comunità diocesana che hanno espresso il desiderio di attraversare la porta santa del carcere. A conclusione della celebrazione, un detenuto ha letto una preghiera da lui scritta.

Il vescovo e la direttrice

Il vescovo e la direttrice

Il vescovo «Ognuno di noi, nella condizione esistenziale, civile, morale e spirituale in cui si trova è invitato da Gesù a riscoprire il volto misericordioso di Dio – ha detto il vescovo nell’omelia – e tutti, nessuno escluso, abbiamo bisogno di pacificazione interiore, di perdono, di amore. E Gesù ci dice che tutti possiamo avere accesso al Padre, al suo amore, al suo perdono. Egli ci attende, aspetta il nostro ritorno con umiltà, riconoscimento dei nostri errori e peccati». Poi, rivolgendosi ai dedenuti, ha proseguito così: «State pagando un debito proporzionato o esagerato, meritato o immeritato: ognuno sa quanto. Il Signore che legge nei cuori conosce la verità» ed ha rivolto un invito a non lasciare «che si perda la libertà morale e spirituale oltre a quella fisica. Approfittate di questo tempo per trarre dal negativo il positivo, dal male il bene; resettate la vostra vita, reimpostatela su nuovi binari di verità e di rettitudine. Il Giubileo della misericordia vi ispiri pensieri e sentimenti di fiducia nella misericordia di Dio e di speranza che tutto avrà un termine: preparate fin da ora il tempo della vostra libertà».

 

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