Carceri in Umbria: «169 agenti in meno»

La denuncia della Fns Cisl: «Abbiamo ribadito la nostra netta contrarietà. Questo taglio di personale è inaccettabile, incomprensibile nonché ingiustificato»

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della segreteria regionale della Fns Cisl Umbria

Il Decreto Ministeriale 2017 ha effettuato un taglio lineare delle piante organiche della Polizia Penitenziaria, a livello Nazionale da 41335 unità previste nel 2013 a 37181 unità nel 2017 per effetto della legge Madia.

Più nello specifico, per gli Istituti della regione Umbria il D.M. prevede un taglio di 169 unità di Polizia Penitenziaria, in controtendenza rispetto all’ aumento della popolazione detenuta ed in special modo di soggetti psichiatrici, a seguito della chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, e che sono causa di numerosi eventi critici negli Istituti.

Noi della Fns Cisl Umbria nella riunione che si è svolta al Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Firenze abbiamo ribadito la nostra netta contrarietà a questo Decreto che non tiene conto né della diversa tipologia degli Istituti Penitenziari della Regione (tipo Spoleto che ospita 6 tipologie di detenuti diversi ), né dell’aumento drastico dei carichi di lavoro e neanche della prossima apertura di nuove sezioni detentive.

Tutto ciò va a discapito della sicurezza dei Penitenziari, e della salute psico-fisica del Personale che ha un’eta’ media di 50 anni.

Ribadiremo in ogni Sede Istituzionale,anche insieme ad altre sigle sindacali, che questo taglio di Personale è inaccettabile, incomprensibile nonché ingiustificato.

 

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