Casa di riposo ‘turbata’ «L’uomo vive disagio»

Terni, i familiari dell’ospite della struttura, accusato di aver spruzzato dello spray al peperoncino, tengono a fare delle precisazioni

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Sull’episodio accaduto venerdì in una casa di riposo di Terni, i familiari dell’ospite della struttura, accusato di aver spruzzato dello spray al peperoncino, tengono a fare delle precisazioni che riportiamo di seguito.

Il soggetto in questione, ricoverato da quasi due anni nella struttura per essere assistito e curato, vive da qualche mese una situazione di particolare disagio e non sappiamo ancora di preciso a che cosa ciò sia dovuto. Noi siamo sempre stati d’accordo con le direttive della struttura e con quelle dell’assistente sociale per cercare di favorire l’integrazione dello stesso e, attraverso visite specialistiche a nostre spese, abbiamo cercato di capire e risolvere il disagio. Tutti gli accertamenti di carattere neurologico, psicologico e psichiatrico effettuati nei suoi riguardi non hanno mai messo in rilievo particolari deficit mentali e disturbi del comportamento tali potere eventualmente sfociare in atteggiamenti di pericolosità. E infatti, nell’ultimo episodio come nei precedenti casi menzionati, il soggetto in questione non si è mai rivolto ad alcuno con l’intenzione di procurare effettivo nocumento. Il tono dell’articolo e le dichiarazioni riportate in esso non considerano che il soggetto in questione è comunque vittima un disagio, è inserito a sua volta in un programma di protezione considerando il motivo per cui si trova ospite di una simile struttura; tono e linguaggio dell’articolo che risultano per il malato offensivi e soprattutto non contemplano l’aspetto umano e riabilitativo della situazione.

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