Cascata a Vivaticket, ‘faticoso’ via libera

Gara europea aggiudicata in via provvisoria: ‘tribolata’ apertura delle buste economiche con mezz’ora di impasse. Alla fine la spunta il gruppo bolognese su Alis

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di S.F.

Vivaticket, Alis, CoopCulture, Zoe e Gebart. Le cinque contendenti per il bando triennale – valore 1.771.827 euro – legato alla gestione della Cascata delle Marmore si sono ritrovate mercoledì mattina al ‘Pentagono’ di Terni per l’apertura della busta decisiva, quella economica, a quasi tre mesi dallo step iniziale del 15 luglio: l’aggiudicazione provvisoria dopo una ‘tribolata’ ora va a Vivaticket (correva da sola a differenza del vecchio appalto ‘ponte’), trionfatrice con un punteggio di 99,045 contro i 95,92 del gruppo guidato da Alis (capofila con Actl e Let’s travel srl). Tutto sancito a fatica dalla commissione esaminatrice alla presenza del dirigente Mauro Manciucca e del Rup Paolo Neri.

L’APERTURA DELLE BUSTE AMMINISTRATIVE IL 15 LUGLIO

Qualcosa non quadra: si cambia computer per conteggi

Le offerte tecniche, tutto liscio

Poco dopo le 11 il via con l’annuncio dei punteggio per le offerte tecniche, dove ad avere la meglio è stata Alis grazie al 70 ottenuto; subito dietro Vivaticket con 69,045, CoopCulture (insieme alla Luigi Carli cooperativà sociale) con 64,497, la viterbese Zoe (Csmu, Ennegi srl semplificata e Autoservizi Troiani a chiudere il raggruppamento) con 57,454 e infine Gebart (in compagnia del Consorzio Francesco’s Ways) a quota 44,984. Sembrava filare tutto liscio e invece ecco l’impasse che fa scattare diverse chiamate e controlli. Si crea al momento di svelare le buste economiche e per Carlo Fioretti – posizione organizzativa direzione opere pubbliche, al computer – cominciano i problemi. 

IL RIENTRO DELLA GEBART DOPO L’INIZIALE ‘TAGLIO’

La graduatoria finale con i conteggi

Vivaticket e Zoe, stessi numeri: qualcosa non va

L’offerta del gruppo bolognese è del 15,1% di ribasso, seguito dal CoopCulture con il 12,5%, Alis 11,1%, Gebart 5,5% e Zoe 1,910%. Tuttavia a questo risultato si è giunti dopo circa trenta minuti di stop e anche un po’ di tensione: al momento di aprire le buste risultava – in un primo momento – che Vivaticket avesse offerto le stesse cifre della Zoe e non solo a livello percentuale. Tutto identico: l’1,910 di ribasso, i 6.488 euro di oneri per la sicurezza e addirittura il milione 730 mila euro riguardanti i costi della manodopera. Si blocca in via temporanea la procedura per capire cosa sia successo. E se davvero è così.

La cascata delle Marmore

Problema marca temporale e risoluzione. Finita qui?

Il rappresentante di Vivaticket – si stava mettendo male ad un certo punto – ha ipotizzato il reinvio dell’offerta via Pec, opzione ovviamente respinta subito al mittente da Neri: «No, non si può fare». Partono le chiamate per cercare di risolvere la situazione: l’inghippo si crea sulla difficoltà – viene tirata in ballo la marca temporale – di scaricare i file originali e soprattutto di aprirli (si va da xls a p7m, finendo per il tsd). Questione tecnica che mette in affanno l’intera commissione fino a quando non si cambia computer (con programma specifico installato) e si riesce a venirne a capo: l’offerta di Vivaticket del 15,1%, è decisiva per superare in extremis Alis. Alla fine – lunghi conteggi manuali – è la società del Ceo Silvano Taiani a spuntarla con uno score di 99,045. Dietro Alis (95,920), CoopCulture (91,857), Zoe (62,434) e Gebart (59,204). Alle 11.59 partita chiusa. Finita qui? Visti i precedenti meglio andarci cauti. Il Comune farà le ultime verifiche prima di procedere con l’efficacia dell’aggiudicazione.

Anche le lavoratrici al ‘Pentagono’. Parla Notari

Oltre a Notari e Daniele Garrasi (Vivaticket), alla direzione lavori pubblici c’erano i rappresentanti di CoopCulture (Gargano), Alis, Actl (anche alcune lavoratrici), Cmsu (Ramazzotti e Tallarico) e Consorzio Francesco’s Ways (Rossi). Poco dopo le 14 in merito alla vicenda arriva una nota proprio del leader della coopsociale Alis: «Si è svolta l’ultima fase della gara per l’aggiudicazione della gestione dei servizi turistico-escursionistici della cascata delle Marmore. Ci fa molto piacere che la nostra offerta progettuale sia stata considerata la migliore con il massimo del punteggio, ovvero 70 punti, al confronto con due grandi colossi nazionali nel campo del ticketing come Vivaticket e CoopCulture. Questo, a testimonianza inequivocabile del valore dei progettisti, tutti ternani, delle nostre cooperative. Prendiamo atto del consistente ribasso fatto da Vivaticket, ribasso che ha consentito all’azienda di vincere provvisoriamente la gara: ci auguriamo che tale ribasso non si riverberi né sul monte ore dei lavoratori, già in questi mesi fortemente ridimensionato, e ciò attiene sia al sito della cascata delle Marmore e sia, in prospettiva, all’area archeologica di Carsulae e né sull’erogazione dei servizi verso i turisti. In generale, manifesto rammarico perché per i prossimi anni non vi sarà alcuna impresa ternana nella gestione dei siti turistici più importante della nostra città».

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