Nessuna strada, viabilità bloccata, ritardi nella demolizione e nella rimozione delle macerie, assenza di moduli abitativi, nessun progetto di ricostruzione del paese.
La riunione Non scherzano più i Castellucciani e dopo aver garantito la semina della lenticchia nonostante le difficoltà e il braccio di ferro con il sindaco Alemanno ora la protesta sarà ancora più eclatante. La decisione è stata presa nel corso dell’ultima riunione tra residenti, stagionali, agricoltori e commercianti. «Visto l’eccessivo ritardo accumulato nell’avvio delle attività necessarie alla ripartenza della frazione – dicono – e considerando le innumerevoli promesse fin qui disattese, ci vediamo costretti ad intraprendere azioni importanti».
Niente foto Vietato, dunque, osservare e scattare alla Fioritura 2017, «prodotto della natura, delle scelte ambientali e del duro lavoro dei castellucciani». Il divieto, simbolico e di protesta, sarà garantito da un presidio pacifico e permanente degli abitanti che spiegheranno le ragioni della protesta a turisti, istituzioni, passanti e chiunque si rechi sotto al Pian grande per l’occasione. «Troppi i numerosi interessi commerciali sulla fioritura – proseguono i cittadini – ed è intollerabile che questi vengano soddisfatti mentre non si tengono in alcun conto le esigenze di chi è artefice e custode della fioritura stessa».
Le richieste La decisione, dunque, è stata presa. Non ci sarà nessun dietro front, dicono, a meno che le autorità responsabili accoglieranno le richieste dei Castellucciani. «Riapertura permanente della Sp477 entro e non oltre il 30 giugno prossimo, con rigetto di eventuali chiusure successive al periodo della Fioritura. Consideriamo accettabili soltanto limitazioni temporanee di carattere tecnico, come semafori e sensi unici alternati. Dovranno essere revocate ordinanze e divieti che limitino l’accesso all’intero altopiano di Castelluccio».
Le Sae Seconda richiesta è la precisa definizione del numero delle Sae spettanti a ogni singola frazione, con l’individuazione dell’area adatta ad ospitarle e l’immediato avvio dei lavori per installarle nonché, terza e ultima richiesta, individuazione e consegna delle aree attrezzate destinate ad accogliere i non residenti, campeggiatori e turisti in genere, con adeguata capienza.