C’è Ternana-Frosinone, nuovo crocevia Fere

Testacoda al ‘Liberati’ per i ragazzi di De Canio: «Nessuno ha mollato, abbiamo ancora fiducia». Il team manager Miele si è dimesso: «Peccato». Cambi in vista

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Luigi De Canio

Il ‘maestro’ Luigi De Canio contro l’allievo Moreno Longo. L’ultima della classe, incapace di ingranare la marcia per tentare di aggrapparsi al treno playout, al cospetto di una vicecapolista accompagnata in Umbria da oltre 1600 tifosi: questo è Ternana-Frosinone, l’ennesima prova da non fallire per i rossoverdi specie e soprattutto a causa della disastrosa performance di Ascoli. Per le ‘Fere’ diversi cambiamenti in vista. Tra i quali il team manager Emilio Miele: è lo stesso trainer lucano a ‘ufficializzare’ – con ‘mea culpa’ per lo spintone e non solo – le dimissioni del 27enne di Formia post bagarre legata al cambio Montalto-Repossi ad Ascoli. Diretta testuale su umbriaOn dalle 14.30 di domenica.

LUIGI DE CANIO E IL CAMBIO STRATEGIA: «HO TROVATO I MIEI DAVVERO ABBATTUTI ALLA RIPRESA. VI SPIEGO IL CHIARIMENTO CON ANGIULLI» – VIDEO

Lo scoramento rossoverde Serve una media di due punti – chiedere a Liverani – a partita per tirarsi fuori, nient’altro. Facile a dirlo e ipotizzarlo, utopico sul campo viste le condizioni tecniche e ambientali che vive la squadra: «I calciatori – ha esordito De Canio in conferenza – li ho ritrovati martedì davvero molto abbattuti e quindi ho dovuto cambiare strategia di approccio alla settimana. Evidente che la gara di Ascoli non sia stata interpretata nel modo in cui l’avevano preparata loro stessi; chiaro che nessuno ha la bacchetta magica, né io né i ragazzi, cambia l’allenatore e vinci tutte le partite. Non è così, poi vedendo il comportamento, le partite e la disponibilità dei calciatori – difende i suoi – posso dire che sono stati all’altezza finora». Arbitro del match sarà Daniele Chiffi della sezione di Padova, al 9° incrocio – solo una sconfitta nei precedenti – con i rossoverdi. Sarà coadiuvato da Lanotte e Robilotta, quarto ufficiale Valerio Marini di Roma1.

EMILIO MIELE SI DIMETTE DA TEAM MANAGER, DE CANIO: «SORPRESO E DISPIACIUTO. VOLEVAMO CRESCERLO» – VIDEO

Il trattamento e la mente De Canio può anche arrivare a ‘tagliare’ qualcuno dei suoi per atteggiamenti non consoni – tornerà a parlare di Angiulli – ma, al contempo, elogia con costanza il lavoro dei rossoverdi: «Non gli posso rimproverare nulla perché sono loro stessi che mi vengono a cercare per capire e apprendere meglio». Un’indicazione su come contendere i tre punti ai ciociari il tecnico la dà: «Serve liberarsi a livello mentale e il fatto che ci saranno oltre 1600 tifosi del Frosinone deve darci uno stimolo in più. E ribadisco che ancora c’è fiducia sia da parte mia che dei calciatori per quel che concerne l’obiettivo salvezza». A venerdì sera i ticket acquistati dai supporter delle ‘Fere’ erano stati poco meno di un centinaio.

IL POST ASCOLI DEL TEAM MANAGER EMILIO MIELE. ‘DISTACCO’ DEL 27ENNE. IL LUCANO CONTRO IL SUO ALLIEVO

De Canio e Angiulli martedì

Il confronto risolutore con Angiulli Il mediano lombardo il suo procuratore, Vincenzo Pisacane, non hanno alzato nessun polverone (ci mancava pure che accadesse questo) post esclusione a sorpresa di Ascoli. Martedì tra i due è andato in scena un lungo chiarimento: «Lui è bravo, dolce e splendido, come gli altri. Poi magari in allenamento – ha sottolineato De Canio – fa una cosa che non dovrebbe fare, dà l’idea di un giocatore che va oltre: l’allenatore ha degli strumenti per stimolare il giocatore e nel suo caso ne ho scelto uno drastico per dare un segnale a lui e alla squadra. Federico è stato bravissimo perché c’era la partita alle porte e non ha creato problemi, è venuto martedì per un chiarimento: gli ho detto ‘devi cercare di limitare certi atteggiamenti e quando sei arrabbiato non è che puoi fare ciò che vuoi’». E qui ci siamo. Fa parte dei 22 convocati: out Signori, Plizzari (in nazionale ‘under’ 19), Capitani e l’infortunato Zanon.

AVVIO DI SETTIMANA TRA CONFRONTI E CHIARIMENTI

Mirko Carretta

Carretta, Repossi e le scelte L’esterno pugliese nelle ultime gare non ha messo piede in campo, con De Canio che ha preferito inserire l’ex Varese – debutto da professionista in terra marchigiana – per ravvivare la situazione: «Con me all’inizio – la spiegazione dell’allenatore – ha giocato, lui è strepitosamente bravo e mi piace perché è veloce e salta l’uomo. Ma poi bisogna vedere le contingenze e se può sfruttare le sue caratteristiche. Repossi per caratteristiche è assimilabile a lui, sì. In generale cerco di far sentire tutti importanti, ad Ascoli è ovvio che dovevamo e potevamo fare di più. Il Frosinone? Devo basarmi sulla forza dei miei, di certo loro sono forti anche sulle palle inattive». Probabile rientro in campo dal primo minuto per Signorini, al rientro dalla squalifica; possibile chance anche per Paolucci, Albadoro e Angiulli. Signori è appiedato dal giudice sportivo. «Cambierò poco», taglia corto De Canio.

L’ex team manager Emilio Miele con l’addetto stampa Lorenzo Modestino, 16 luglio

I saluti di Miele: «Si è dimesso, dispiace. Forse sbaglio anche mio» Che i rapporti si fossero ‘spenti’ si era notato nelle prime sedute settimanali. Il team manager, visto il ruolo, era sempre al fianco della squadra durante gli allenamenti. Ma dopo Ascoli no e il motivo lo ha puntualizzato il tecnico: «Sono rimasto sorpreso dalle sue dimissioni, gli ho spiegato che non era assolutamente il caso. Certo, non mi riconosco in quel gesto di arrabbiatura che ho avuto con lui per la tensione del momento, ma sono un uomo: se abbiamo perso il match non è stato per colpa sua, chiaro. Nel tentativo di cambiare è anche possibile che io possa aver fatto un nome diverso intendendo altro, ma sono convinto di aver detto un altro giocatore: il problema è che nell’equivoco la sostituzione poteva essere bloccata. Vista anche la mia arrabbiatura poteva frenare tutto e dirmi ‘mister, ma lei mi ha detto che….’ e si risolveva. Può accadere. Non c’entra il fatto che possa aver detto male io il nome o lui capito male c’entra poco, è tutto possibile. Si era stabilito un ottimo rapporto, era una persona particolarmente simpatica seppur non esperto del ruolo: stava imparando anche lui e lo volevamo crescere». Testacoda Ternana-Frosinine, Fere all’ultima prova d’appello.

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