«Censimenti etnici? Sono illegali»

Umbria, l’associazione ‘Nazione Rom’ risponde ai consiglieri regionali leghisti che hanno chiesto di censire i campi e la presenza di cittadini di etnia Rom

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Con una mozione presentata dai consiglieri regionali Emanuele Fiorini e Valerio Mancini (Lega), è stato richiesto lunedì, alla Regione Umbria, il censimento dei campi e della presenza dei cittadini di etnia Rom, Sinti Caminanti (RSC). La richiesta è motivata da una «estrema criticità causata della presenza di nomadi che si sono insediati stabilmente nelle aree urbane. Tali insediamenti, a causa della loro precarietà, hanno determinato una situazione di grave allarme sociale che va risolta quanto prima».

«Gli ultimi censimenti fatti al tempo nel nazismo»

Il passo compiuto dai due esponenti leghisti non va però giù all’associazione ‘Nazione Rom’: «Vogliamo ricordare che in Umbria, in Italia ed in Europa i censimenti etnici sono illegali e vietati dalla legge – affermano dall’associazione -. Il 18 giugno 2018, Matteo Salvini, da poco nominato ministro dell’Interno, in un’intervista televisiva dichiarò la volontà di procedere ad un ‘censimento etnico’, correggendosi poi immediatamente, parlando di ‘monitoraggio’ condotto dal ministero di cui è titolare. Adesso si presentano mozioni scritte in aule istituzionali. Gli ultimi censimenti etnici di Ebrei, Rom, Sinti e Caminanti furono eseguiti sotto il regime nazista e fascista instaurato in Germania., Italia ed Europa da Adolf Hitler e Benito Mussolini. Motivazioni dettate dall’emanazione delle ‘leggi in difesa della razza’ e dalla ‘pericolosità sociale’ contestata a queste minoranze. Dopo i censimenti vennero i rastrellamenti, le deportazioni ed i campi di sterminio. I consiglieri della Lega continuano una propaganda razzista, che definisce con il sostantivo ‘nomadi’ i cittadini di etnia Rom. In Europa ed in Italia, secondo la Commissione Europea, soltanto l’1,8% dei dodici milioni di cittadini RSC presenti in tutti e ciascuno gli stati sono ‘nomadi’. Il 98,2% di questi cittadini sono ‘stanziali’ da centinaia di anni».

La Lega risponde

A stretto giro arriva a replica della Lega Umbria attraverso i citati consiglieri Mancini e Fiorini, quest’ultimo capogruppo nell’assemblea regionale: «Non capiamo il perché di questa polemica. Chi non ha nulla da  nascondere non deve temere. Vogliamo verificare se in Umbria esistano situazioni di degrado e di  bassa scolarizzazione tra i bambini dei campi nomadi ed è importante conoscere queste realtà, dove sono e quante sono, valutare le  condizioni di vita delle persone al loro interno compreso il rispetto
delle norme igienico-sanitarie, oltre che monitorare la frequenza  scolastica dei minori presenti negli insediamenti. Pretestuosa la richiesta di questi signori di sfuggire al controllo dello Stato. Anche gli italiani vengono censiti – concludono i due consiglieri leghisti – e non capiamo perché non debba esserlo chi vive da nomade».

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