Centro scommesse, cittadini dal sindaco

Perugia, contro l’apertura dell’agenzia di Porta Pesa, vicino a tre scuole, consegnata la raccolta firme ad Andrea Romizi

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Il centro scommesse

A neanche una settimana dall’apertura del nuovo centro scommesse di Porta Pesa, a pochi passi da tre istituti scolastici, genitori, insegnanti e semplici cittadini, mantenendo la promessa fatta, hanno portato al sindaco Andrea Romizi le quasi mille firme raccolte nel quartiere per ribadire l’assoluta contrarietà e la pericolosità di un centro per scomesse in un quartiere popolato di bambini e ragazzi che frequentano scuole.

L’incontro Così mercoledì, poco prima dell’inizio dei lavori del consiglio comunale, un gruppetto di persone ha aspettato il sindaco a palazzo dei Priori per chiedere spiegazioni e consegnare le firme raccolte sia online che sul web su impulso dell’associazione dei genitori della scuola media Ugo Foscolo e della Montessori. Assieme a loro le associazioni Libera Umbria contro le mafie, RiVivi Borgo Sant’Antonio Porta Pesa e Società di Mutuo Soccorso.

L’INCONTRO DEI CITTADINI CON IL SINDACO – IL VIDEO

La raccolta firme

In comune Nonostante la contrarietà del quartiere, le manifestazioni dei genitori e insegnanti, le proteste e la modifica del regolamento comunale  che equipara i centri scommesse alle sale slot sottoponendo tutti ai limiti previsti dalla Legge regionale numero 21 del 2014, come la distanza obbligatoria da luoghi sensibili, scuole, centri di aggregazione giovanili e luoghi di culto, nessuno è riuscito a scongiurare l’apertura dell’agenzia ‘365’ che da venerdì scorso ha aperto le sue porte proprio davanti alla rotonda di Porta Pesa. 

I consiglieri Bori e Bistocchi «L’impegno di tutti i soggetti coinvolti, cittadini, associazioni e istituzioni – commentano i consiglieri del Pd Bori e Bistocchi che hanno portato, in consiglio comunale, alla modifica del regolamento – non deve venir meno, al contrario deve essere messo in campo soprattutto ora che la sala ha aperto i suoi battenti: l’appuntamento di oggi è infatti la prosecuzione di una mobilitazione cittadina partita lo scorso dicembre, attraverso una manifestazione pubblica promossa da Libera Umbria contro le Mafie, e partecipata da tutti i soggetti sopra citati».

Rischi «La ludopatia è una delle dipendenze più pericolose perché latenti e subdole – proseguono i consiglieri – e sempre più diffusa soprattutto tra giovani e giovanissimi: le istituzioni, specie quelle più vicine ai cittadini, hanno il dovere di intervenire a tutela di tutti, ma soprattutto di chi sta facendo il suo percorso di formazione ed educazione. L’auspicio è che genitori, residenti e cittadini che si sono impegnati finora, seguitino a portare avanti questa battaglia di civiltà, socialità e legalità: per noi l’unica vera scommessa continuano ad essere gli alunni delle scuole e gli studenti universitari. Siamo tutti della partita, non tiriamoci indietro proprio ora». 

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