Perugia: «Più controlli sui centri scommesse»

Nuovo dibattito in vista dell’apertura di un’agenzia a Porta Pesa, vicino alla scuola. «Autorizza la questura, il Comune può solo controllare il rispetto della legge»

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Nessuna sala slot aprirà vicino alle scuole nel quartiere di Porta Pesa. E’ questo l’auspicio degli abitanti, appunto, di Porta Pesa dopo la riunione, martedì mattina, in commissione cultura del Comune di Perugia in merito alla discussione dell’ordine del giorno presentato dai consiglieri del Pd Tommaso Bori e Sarah Bistocchi.

La vicenda Tra l’alimentari e la pizzeria di fronte alla rotonda di Porta Pesa, infatti, nei giorni scorsi era circolato l’allarme tra cittadini e associazioni per via del trasferimento di un’agenzia di scommesse che, secondo quanto trapelato, avrebbe potuto ospitare anche slot machines e video lottery contrariamente a quanto previsto dalla legge che impone una distanza di almeno cinquecento metri dalle scuole. Per tutelare i più giovani dal rischio ludopatia, una vera e propria patologia, come ha ricordato la consigliera Bistocchi, è in corso anche una conferenza unificata tra Stato e Regioni per definire una proposta in linea anche con la legge nazionale. Esiste anche il manifesto dei sindaci, a cui ha aderito anche l’amministrazione perugina, che stabilisce il potere d’ordinanza per definire gli orari d’apertura delle sale gioco, le distanze dai luoghi sensibili, il parere preventivo per l’installazione di giochi d’azzardo.

La legge A tal proposito, come ricordato dai consiglieri, l’apertura del centro scommesse con slot machine a pochi metri di distanza dalla scuola elementare Ciabatti appare in netto contrasto con la vocazione dell’area. Così l’ordine del giorno, approvato all’unanimità, prevede di impegnare l’amministrazione ad applicare la normativa regionale, regolamentare le distanze con i luoghi sensibili, attivare gli uffici per accertare eventuali violazioni di norme e regolamenti comunali oltre che avviare una campagna informativa mirata ai più giovani per prevenire l’insorgere della ludopatia e a mantenere alta l’attenzione sul fronte della sicurezza urbana e della vivibilità di borgo Sant’Antonio e Porta Pesa, al fine di assicurare una zona di protezione intorno alle scuole del quartiere anche mediante il ricorso a risorse pubbliche statali per la riqualificazione urbana delle aree sensibili della città, in collaborazione con i cittadini e i commercianti della zona.

Associazioni «Serve l’impegno di tutti – ha aggiunto il consigliere Bori, integrando l’illustrazione – affinché questo centro scommesse non apra. Il Comune, infatti, non può permettersi di stare dalla parte del gioco d’azzardo», preannunciando che a breve verrà depositata una proposta per un nuovo regolamento che disciplinerà in modo restrittivo l’apertura di nuovi centri-scommesse. Il coordinatore del borgo Tassini, infatti, ha ricordato come nell’area si sia creato un circuito virtuoso tra residenti, commercianti e scuole, affinché il quartiere possa sopravvivere e crescere. «Si sta portando avanti un lavoro importante con progetti complessivi che stanno dando frutti. In questo contesto chi arriva nel quartiere deve essere in linea con le aspettative e le azioni in essere; ciò non è la sala-scommesse, attività che può creare problemi».

L’assessore Dal canto suo l’assessore Casaioli, ha rassicurato sul fatto che l’amministrazione è consapevole di quanto sia importante la vita associativa nei quartieri e che il rilascio delle autorizzazioni per le sale-scommesse è di competenza della questura mentre spetta al Comune quelle per le sole sale-giochi, essendo due tipologie diverse. «Negli uffici del Comune – ha spiegato l’assessore – attualmente non è aperto alcun fascicolo autorizzatorio relativo all’esercizio commerciale in oggetto, non essendo di competenza dell’Ente». Nel contempo dalla questura è stato confermato che è aperta una pratica per l’ubicazione nella zona una sala-scommesse e che tutta la vicenda sarà monitorata attentamente. Il Comune, nel caso specifico, potrà intervenire solo dopo l’apertura per verificare se nella sala-scommesse verranno posizionate anche macchine, come slot e simili, non autorizzate.

Controlli e sanzioni Nel dettaglio della normativa il dirigente Ciccarelli ha infatti ricordato che il Comune può solo sanzionare, eventualmente, sale scommesse in cui dovessero risultare presenti giochi con vincite in denaro non autorizzato e l’amministrazione può inibire tali macchine se il locale è posizionato ad una distanza da luoghi sensibili inferiore a quanto stabilito dalla legge regionale. Se il Tar ha sempre escluso la competenza dei Comuni sulle autorizzazioni relative alle sale-scommesse, secondo Bori bisogna sempre intervenire preventivamente tramite e non a cose già fatte, ma per il dirigente in mancanza di una pratica aperta non si può fare il processo alle intenzioni. Pertanto, una volta ottenuta l’autorizzazione dalla questura, l’agenzia aprirà e il Comune potrà vigilare sul rispetto delle norme applicando le sanzioni in caso di violazioni.

Nuovo regolamento In attesa di un nuovo regolamento, che doti l’amministrazione di più poteri di controllo in via preventiva, con l’accordo di tutte le forze politiche la commissione ha auspicato la proposta di costituzione di una nuova bozza di regolamento per disciplinare la materia in maniera più dettagliata e senza alcun dubbio interpretativo.

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