Chiedono foto osé a minorenni online

Perugia, la denuncia pubblica di una mamma, che per fortuna è riuscita a intervenire in tempo. I consigli della polizia

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Il racconto mette i brividi e stringe lo stomaco, soprattutto a pensare a ciò che sarebbe potuto succedere e, per fortuna, non è successo. A parlare la mamma di una bimba minorenne appassionata di giochi online.

Il racconto della mamma

«Qualche giorno fa l’ho vista turbata e le ho chiesto cosa fosse successo – si legge sul Messaggero – inizialmente non voleva dirmi nulla, poi dietro le mie insistenze si è decisa: qualcuno le aveva chiesto di inviare delle foto osé per migliorare il proprio livello al gioco online che la stava appassionando da tempo».

Le paure social

La paura della madre è che la giovanissima figlia possa essere entrata in contatto con qualche pedofilo che le abbia chiesto quelle foto sostenendo di essere in possesso dei codici giusti, da inviare in cambio delle foto, affinché le sue performance al gioco online potessero notevolmente aumentare. E la sua fortuna è aver avuto una madre attenta. E aver avuto il coraggio di confessare ciò che era successo.

L’attività di prevenzione della polizia

Attraverso il proprio profilo Facebook ‘Una vita da social’, la polizia sta sensibilizzando genitori e figli ai rischi che arrivano da internet e da questo particolare settore dei giochi online. «Si stanno confermando terreno fertile per i pedofili, tutte quelle piattaforme che vedono impegnati i giovani a misurarsi con molteplici giochi online – dicono gli esperti della polizia – il copione è sempre lo stesso, con il malintenzionato che attraverso la chat di gruppo promette ricariche utili all’acquistare gli aggiornamenti del gioco che consentono un miglioramento della grafica, audio e di altri servizi che aiutano l’utente ad avanzare nel gioco. I genitori devono prendere coscienza che anche dietro un momento prettamente ludico si può nascondere un grave pericolo per i propri figli».

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