Città della Pieve, Pd: «Regione intervenga»

Dopo la minaccia di dimissioni del sindaco Scricciolo, si chiede di «garantire risposte certe e risolutive alle problematiche dell’emergenza sanitaria»

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Il Partito Democratico di Città della Pieve si schiera con il sindaco e chiede alla Regione di risolvere i problemi che il primo cittadino, Fausto Scricciolo, ha denunciato dopo il doppio incidente mortale che si è verificato nei giorni scorsi, minacciando le dimissioni.

La denuncia «Dopo i recenti tragici accadimenti e la presa di posizione dell’amministrazione comunale, che il Partito Democratico condivide totalmente – su legge in una nota – si chiede agli organi regionali di tenere fede agli impegni a più riprese assunti con questa comunità. La riorganizzazione sanitaria, che non supplisce alla mancata realizzazione del monoblocco ospedaliero di cui questo territorio lamenterà sempre l’assenza, prevedeva il mantenimento di un efficiente servizio di emergenza urgenza a Città della Pieve che il primo atto deliberativo aziendale del 2104 definiva “Primo Soccorso”».

«Il surrogato» Il PD di Città della Pieve dice poi che «il surrogato nel frattempo realizzato (Punto di Prima Assistenza), pur rispondendo in modo efficiente alle richieste dell’utenza risulta ancora incompleto nelle risposte e carente della indispensabile integrazione con la struttura di 118. Senza entrare in sterili quanto inutili polemiche, si ribadisce con energia la necessità che l’intero personale attualmente presente in due strutture distinte (PPA e Unità di 118) possa integrarsi, come logica vuole, in un’unica unità, consentendo così di rispondere in modo efficace alle molteplici necessità. Tale organizzazione risulterebbe peraltro capace di garantire una adeguata funzionalità ed operatività anche nel soccorso mobile potendo ricorrere, in casi di estrema urgenza, a due equipaggi anziché uno. Nell’interesse di questo territorio e della popolazione che vi risiede, si esprime piena convinzione che gli organi preposti non tarderanno ad adottare i giusti ed attesi provvedimenti per garantire risposte certe e risolutive alle problematiche dell’emergenza sanitaria non più procrastinabili».

 

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