‘Comunali’ sospesi: Riesame si riserva

Indagine Spada a Terni: il legale del dirigente Pierdonati e del funzionario Nannurelli ha chiesto al revoca della sospensione dal lavoro

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Si è svolta martedì pomeriggio, con inizio alle ore 15, di fronte al tribunale del Riesame di Perugia (giudici Narducci, Verola e Semeraro) l’udienza per discutere delle misure cautelari – la sospensione dal lavoro per sei mesi – applicate dal gip di Terni, Federico Bona Galvagno, nei confronti del dirigente comunale ai lavori pubblici Renato Pierdonati e del funzionario Federico Nannurelli nell’ambito dell’indagine ‘Spada’. Al termine – l’udienza è durata circa un’ora e mezza – i giudici si sono riservati la decisione attesa per i prossimi giorni.

INCHIESTA IN COMUNE, LA VICENDA

«Sospensione da revocare» Il legale difensore dei due dipendenti del Comune di Terni, l’avvocato Francesco Donzelli, ha chiesto la revoca delle misure applicate dal gip. La pubblica accusa, di contro, non era rappresentata in aula. In precedenza lo stesso Riesame aveva revocato l’arresto del sindaco Leopoldo Di Girolamo, confermando invece la misura interdittiva nei confronti dell’assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari.

La sospensione I due dipendenti comunali erano stati sospesi lo scorso 10 maggio su ordine del gip di Terni che aveva accolto le richieste formulate dal pm Raffaele Iannella a seguito dell’interrogatorio tenutosi in tribunale. Conseguentemente l’avvocato Donzelli, oltre a giudicare la misura «ingiusta e sproporzionata», aveva anticipato il passo del Riesame per ottenere la revoca delle misure. Successivamente il vice sindaco Francesca Malafoglia, con il primo cittadino ancora costretto ai domiciliari, aveva conferito temporaneamente l’incarico di dirigente ai lavori pubblici a Carla Comello, mentre la posizione organizzativa di Federico Nannurelli era stata delegata al collega Stefano Marinozzi.

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