Comune di Assisi: Proietti vs Bartolini

L’opposizione accusa: «Lavoro nero in Comune». Il sindaco Proietti taglia corto: «Dichiarazioni davvero risibili»

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La prima uscita era stata un tantino più soft, ma la seconda è un attacco frontale e violento: «Che proprio il palazzo del Comune di Assisi abbia ospitato ben tre casi di lavoro nero – dicono i consiglieri comunali di minoranza Giorgio Bartolini, Emidio Fioroni e Moreno Fortini – è sorprendente, ma purtroppo vero».

I lavoratori Il 31 agosto, dicono i tre consiglieri, il sindaco di Assisi Stefania Proietti ha affidato l’incarico di portavoce, di consulente per esigenze del sindaco ed ha assunto un istruttore amministrativo per esigenze dell’ufficio staff del sindaco e della giunta: «Peccato però che queste persone, sue amiche, lavoravano presso la segreteria del sindaco fin dalla sua nomina e quindi da oltre due mesi senza contratto. Cio è la dimostrazione della scarsa trasparenza con cui il sindaco e la sua amministrazione agiscono, perpetrando gravi e ingiustificabili irregolarità. C’è da rimanere esterrefatti. Nessuno, nemmeno la persona più sprovveduta, avrebbe fatto una cosa del genere. E non è certo un’attenuante, ma semmai una aggravante, che i lavoratori in nero non abbiano percepito compensi, che comunque potrebbero rivendicare in qualsiasi momento in futuro».

Le domande Bartolini, Fioroni e Fortini, vogliono sapere «a che titolo abbiano operato, tra l’altro interloquendo con diversi dipendenti comunali. Infatti in questo periodo la facente funzioni da segretaria, già candidata nella lista del sindaco, è venuta a conoscenza di scritti e disposizioni anche su temi delicati che riguardavano tante persone; ha deciso quando e come dare gli appuntamenti richiesti dai cittadini, assolvendo una funzione pubblica senza averne legalmente titolo. Ora le è stato dato l’incarico di consulente. Ci si chiede se appare legittimo il rapporto così instaurato e quale procedura di evidenza pubblica imposta dalla legge sia stata messa in atto in relazione ai curricula e ai preventivi da acquisire».

Addetta stampa L’altra signora «’in nero’ all’inizio si qualificava come ‘addetta stampa’ – denunciano i tre consiglieri di minoranza – per poi accorgersi che, non avendo il titolo di giornalista, non poteva ricoprire tale ruolo. Pertanto il suo incarico è diventato quello di ‘portavoce’. Forse che cambiando la forma, la sostanza non rimane la stessa? Non è che questa qualifica è di carattere elusivo, in quanto questa signora che ha fatto l’addetta stampa senza essere giornalista continuerà a farla anche adesso ingannevolmente?».

Capo di gabinetto E che dire, insistono Bartolini, Fioroni e Fortini, «del signore che sembra provenga dallo staff di un consigliere regionale del PD, che è stato conosciuto dal personale del Comune con la pomposa carica di capo di gabinetto? Egli ha dato disposizioni ai dipendenti comunali senza averne titolo! Non lo sapeva? Bella figura!
 Ma di questa vicenda rimane soprattutto l’amaro in bocca nel constatare che colei che predicava in campagna elettorale la chiarezza della ‘casa di vetro’ e sbandierava ai quattro venti la sua competenza ha dimostrato deficit di trasparenza nella procedura di conferimento degli incarichi e ha subito iniziato il suo mandato con gravi irregolarità: un errore, questo, che dimostra l’incapacità a governare dell’intera maggioranza di sinistra in Assisi, la quale, come si suol dire, non poteva non sapere».

Il sindaco Stefania Proietti non si scompone più di tanto e, prima di replicare, si concentra sulla vicenda relativa all’esecuzione del provvedimento legato al pronunciamento del Tar sull’Hotel Subasio:  «Nella mattinata, una pattuglia della polizia municipale ha effettuato un sopralluogo per accertare che sia l’hotel che il ristorante non svolgessero più alcuna attività. Avendo riscontrato la chiusura dell’esercizio, ora si vigilerà affinché l’ordinanza emessa dal Comune venga in ogni modo rispettata. Contemporaneamente l’amministrazione comunale si è già attivata per valutare possibili soluzioni per ridare un futuro, per la prima volta dopo tanto tempo, dignitoso allo storico hotel assisano».

La casa di riposo Il sindaco garantisce che «non ci deve essere nessun timore per la casa di riposo ‘Andrea Rossi’, la cui presidente ha compiuto da tempo tutti gli atti necessari per tutelare l’istituto, che potrà continuare la sua attività di assistenza senza alcun tipo di problema legato alla vicenda Hotel Subasio».

«Dichiarazioni risibili» Solo alle fine, Stefania Proietti sembra ricordarsi dell’attacco che gli ha portato il suo antagonista nella corsa verso la poltrona di sindaco, Giorgio Bartolini: «Sorprendono alcuni ex amministratori, oggi consiglieri di opposizione, che piuttosto che scusarsi con i cittadini per non aver vigilato in passato sulla legalità nel territorio (mancanza che ha portato alla situazione odierna), esternano dichiarazioni davvero risibilidichiarazioni davvero risibili».

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