Comune di Perugia, ‘nuovo’ ufficio stampa

Manca l’ufficialità ma ad aggiudicarsi il servizio sono stati gli stessi che l’hanno gestito fino ad ora. E con la crisi del settore c’è già aria di polemica

Condividi questo articolo su

di L.P.

Nessuna sorpresa. Le buste sono state aperte mercoledì, ora manca solo l’ufficialità, ma a gestire i servizi di informazione e comunicazione istituzionale del Comune di Perugia saranno gli stessi che lo hanno fatto fino ad ora. Un affidamento temporaneo per due giornalisti che si occuperanno dei servizi di base, come specificato dal bando, più altri tre per dei servizi aggiuntivi, come social network e video, per 12 mesi, rinnovabili per altri 12, per un totale di circa 100 mila euro.

La gara Ad arrivare primo è stato il gruppo informale composto dagli attuali responsabili del servizio che, con 89,13 punti, si sono aggiudicati almeno altri 12 mesi di lavoro nonostante il bando non parli di assunzioni. Infatti, dopo il protocollo firmato nel 2015 con l’ordine dei giornalisti, un’assunzione a tutti gli effetti si potrà profilare solo tra due anni, quando, secondo quanto è stato promesso dall’ente, si dovrebbe fare un vero e proprio concorso pubblico per assumere un giornalista iscritto all’albo come ufficio stampa interno. Fino ad allora, dunque, di stabilizzazioni o assunzioni neanche a parlarne.

Il bando Così sei mesi fa era stato pubblicato il bando che prevede un pacchetto di servizi base più servizi opzionali per un anno, con proroga per un altro anno e conseguente raddoppio della cifra. Requisiti molto stringenti, come l’avere un’agenzia ben strutturata, un guadagno nel triennio precedente di almeno 50 mila euro e almeno un anno di esperienza nel settore, hanno fatto sì che le domande presentate – da tutta Italia – siano state appena nove. Solo sette quelle effettivamente ammesse.

Polemiche Dopo l’apertura delle buste, però, la polemica si è già fatta sentire nell’aria. In attesa di vedere tutta la documentazione, chi è stato escluso si chiede come mai a vincere sia stato il gruppo che ha presentato solo il 2 per cento di ribasso nell’offerta economica. «Lo può aver fatto solo chi già sapeva di vincere», dicono dal momento che nel calcolo dei punteggi, l’offerta economica valeva 25 punti. «Attendiamo di vedere i curricula presentati e la proposta tecnica, valutati 70 su 75. Non mettiamo in dubbio la professionalità dei nostri colleghi, ma vogliamo essere certi che sia stato tutto analizzato e considerato con la massima correttezza».

Crisi In attesa che la questione venga discussa dalla commissione controllo e garanzia, attivata dal Movimento 5 stelle già lo scorso 17 marzo «e che giace in attesa da mesi di essere messa all’ordine del giorno dalla presidente Mori e dal vice Tracchegiani», afferma la consigliera Rosetti, quello che è certo è che la polemica è all’ordine del giorno in un settore in crisi come quello della comunicazione e del giornalismo, tra testate storiche che chiudono e strani bandi negli enti pubblici.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli