Comune di Terni-Acea, debito a 5,6 milioni

Nuovo decreto ingiuntivo del tribunale per 673 mila euro, che fanno lievitare il totale di quanto dovuto. Palazzo Spada ha 40 giorni di tempo per opporsi

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Ha superato i 5,6 milioni (per la precisione 5.614.872,28) di euro, il monte di quattrini che il Comune di Terni deve – sulla base di una serie di decreti ingiuntivi emessi dal tribunale di Terni, ad ‘Acea ambiente‘. L’ultima ingiunzione di pagamento risale al 13 ottobre scorso e con quella la giudice Natalia Giubilei ordina a palazzo Spada di pagare 673 mila 704 euro e 64 centesimi.

IL DECRETO INGIUNTIVO

Il totale Che aggiunti ai 4 milioni, 941 mila, 167 e 64 centesimi – già oggetto di altre ingiunzioni, per le quali il Comune, specificano gli avvocati Giovanni Vivarelli ed Emilio Festa, che rappresentano l’azienda, «non provvedeva al pagamento, né, tantomeno, proponeva opposizione», così che «tale somma è inoppugnabilmente dovuta» – fanno lievitare il debito alla cifra indicata in apertura: cinque milioni e 600 mila euro. Piano gli spicci.

L’ultima tranche Questa ennesima ingiunzione, è specificato nella richiesta accettata dal tribunale, si riferisce a dieci fatture emesse da ‘Acea ambiente’ – «in base al contratto di servizio quadro per la disciplina del trattamento, selezione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani» – dal 2 maggio al 7 settembre di quest’anno. Tra costi e interessi per il mancato pagamento nei termini di legge, il totale ha raggiunto i 673 mila euro (e spicci) oggetto dell’ultimo atto.

I tempi Essendo, come specifica la giudice Giubilei, il decreto «immediatamente esecutivo», il Comune di terni ha 40 giorni di tempo per «proporre opposizione» – cosa che non ha fatto in passato – altrimenti «diverrà definitivo»

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