Comune di Terni, Asm vuole altri 4 milioni

La controllata comunale lamenterebbe, denuncia Thomas De Luca (M5S), «il mancato rispetto di un accordo relativo a vecchi debiti fuori bilancio»

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La ‘missiva’ è stata, si legge nel verbale di protocollo che porta la data di mercoledì 30 novembre, consegnata a mano. Ma a colpire, ovviamente, non è questo. Perché è il contenuto a provocare un sussulto. Dato che si tratta di una richiesta di quattro milioni di euro.

Asm-Comune A chiedere quella discreta sommetta è l’Asm di Terni e a doverli, secondo la partecipata comunale, sarebbe il controllante. Già, il Comune, sempre di Terni a fronte di quella che Asm definisce una «Partita debiti crediti tra Comune di Terni e Asm Spa».

La richiesta di quattro milioni

La richiesta di quattro milioni

Il caso La richiesta di Asm è perentoria e, ovviamente – visto che si dà per scontato che il ricevente sappia benissimo di cosa si parla – essenziale nella forma: «In riferimento mancata compravendita immobili piazza San Francesco, via Croce Santa, via Vanzetti, Porta Spoletina, si chiede il pagamento di quattro milioni di euro». Ed è stata inviata, cioè consegnata a mano – da parte degli incaricati del presidente di Asm, Carlo Ottone – al ‘Gabinetto del sindaco’, all’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi e agli uffici del ìProgetto speciale direzionale aziende e patrimonio’.

La storia La richiesta milionaria avrebbe origine, secondo Asm, nel mancato rispetto di un accordo che prevedeva la compravendita di alcuni immobili che erano stati indicati, nel 2011, come possibile compensazione dei debiti fuori bilancio ‘maturati’ tra il Comune e sua partecipata fino a quell’anno. Debiti fuori bilancio che poi, ora lo sappiamo, sono decisamente aumentati.

Thomas De Luca

Thomas De Luca

Il M5S Thomas De Luca, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale è lapidario: «Oggi ci ritroviamo, ad un passo dal predissesto, a riscontrare che anche questo passaggio non è mai stato perfezionato. Un mistero, quello delle note arrivate da Asm in Comune e per noi ancora irreperibili, a fronte della richiesta fatta recandoci direttamente negli uffici».

La Corte dei conti Sul tema, nel 2012, era stata aperta un’struttoria della Corte dei conti «di cui però non conosciamo l’esito. A fronte di tali novità potrebbero sicuramente aprirsi scenari completamente diversi, considerando che proprio la Corte dei conti avrà l’ultima parola sul predissesto. Sempre – conclude de Luca – che ci si arrivi».

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