Comune di Terni: «Prova di affidabilità»

Il segretario provinciale del PD, Trappolino, plaude alla manovra di riequilibrio: «Opposizioni immature, occasione persa»

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Carlo Emanuele Trappolino

Carlo Emanuele Trappolino

di Carlo Emanuele Trappolino
Segretario provinciale del PD di Terni

Il consiglio comunale di Terni ha dato prova di grande responsabilità istituzionale approvando i contenuti della procedura pluriennale di riequilibrio finanziario predisposta dal sindaco Di Girolamo e dalla giunta.

Da respingere, invece, l’immaturità delle opposizioni, che ancora una volta hanno perso un’occasione per contribuire in maniera propositiva al dibattito sulla città e il suo futuro, buttando la palla in tribuna e rinunciando a rappresentare una qualsiasi alternativa.

E’ evidente che impegni finanziari crescenti a sostegno di una condizione sociale difficile e una dinamica dei trasferimenti costantemente in calo che solo con l’ultima legge di stabilità il governo Renzi – fermo nel denunciare gli effetti devastanti dell’adeguamento della normativa fiscale al fiscal compact oltre che delle politiche di austerità imposte dall’Unione europea – ha iniziato ad invertire, concorrono, da qualche anno a questa parte, a una generalizzata revisione dei bilanci comunali, mettendo in crisi in maniera, direi sistemica, le autonomie locali.

E Terni non fa eccezione. Anzi, una eredità finanziaria impegnativa legata a investimenti e il contesto di precarietà economica, aggravato da importanti crisi industriali e occupazionali, non fanno che allargare le difficoltà.

Oggi questi elementi, insieme a nuovi vincoli e nuove regole di rendicontazione, che le norme di finanza pubblica hanno introdotto con l’entrata in vigore del dl 118/2011, fanno sì che la spesa corrente superi le risorse disponibili per un disavanzo di bilancio nella parte corrente, cui si aggiungono ulteriori debiti fuori bilancio.

Da qui la decisione del sindaco Di Girolamo e della giunta di aggiornare gli ambiti e le priorità di intervento per il futuro della città e di ricorrere a una procedura pluriennale di riequilibrio finanziario, una possibilità offerta dal legislatore per ‘curare’ i conti attraverso un piano di riduzione di costi e di aumento delle entrate.

Il progetto presentato dal sindaco Di Girolamo rappresenta una sfida importante, è solido, coerente con la visione di città definita dal Partito Democratico e dal centrosinistra, ambizioso e capace di restituire alla città una prospettiva di crescita per il prossimo futuro.

Ci sono proposte concrete per l’efficientamento della macchina comunale secondo criteri di semplificazione e accessibilità; c’è la valorizzazione del ruolo territoriale di Terni attraverso la definizione del progetto Civiter; si parla di razionalizzazione ed efficientamento delle partecipate; di welfare universale definito secondo nuove e accresciute esigenze della cittadinanza; c’è attenzione per il decoro della città, per la qualità urbana e per l’ecosistema cittadino; il tutto senza sottovalutare l’efficacia della partecipazione dei cittadini alle scelte dell’amministrazione pubblica.

Il recente riconoscimento dell’Area di crisi complessa per Terni e Narni, con lo stanziamento di risorse ingenti per un piano di reindustrializzazione reso possibile dall’impegno congiunto di tutte le nostre rappresentanze istituzionali, dal Comune al Parlamento passando per la Regione, e l’arrivo dalla Regione dei fondi legati al piano per lo sviluppo e alla progettazione per l’agenda urbana, rappresentano un ulteriore elemento di positività rispetto alle prospettive della città.

Terni  ha davanti una sfida importante, verso nuove e inedite traiettorie di crescita, e le istituzioni stanno dimostrando di avere tutte le carte in regola per saperla raccogliere e rilanciare.

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