Il Comune di Terni ricorre all’anticipazione di cassa per quasi 30 mila euro. Motivo? Il lavoro ‘extra’ dovuto all’emergenza Covid tra marzo e dicembre 2020. Andrà a favore di personale dirigenziale e posizioni organizzative.
La motivazione
Tutto nasce il 25 febbraio 2020 quando un’ordinanza del sindsaco Leonardo Latini attivò il centro operativo comunale per l’emergenza Covid. Dopodiché ci fu la nota della presidenza del Consiglio dei ministri – dipartimento Protezione civile – per i dettami legati al rimborso spese per il personale. Rendicontazione delle singole direzioni e procedura ultimata per i conteggi: «La somma da corrispondere a favore del personale attivo nel Coc e che abbiano svolto lavoro in presenza per i compensi per indennità operativa omnicomprensiva e prestazioni di lavoro straordinario ammonta a 28.996 euro (non a testa, ma complessivi, ndr)», viene specificato. Per il via libera si ricorre all’anticipazione di cassa. Ad occuparsi della vicenda la dirigente Gioconda Sassi e l’architetto Walter Giammari.