Comune-Usl 2, ancora bagarre: ora è sull’Aia per le scorie

Terni – Aniello di nuovo all’attacco per l’assenza dell’azienda sanitaria all’appuntamento di martedì. La replica dell’azienda

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di Mascia Aniello
Assessore all’ambiente del Comune di Terni

Oggi è successa una cosa gravissima: Asl 2 non si è presentata alla seconda conferenza dei servizi per l’aggiornamento dell’Aia, richiesta da Tapojarvi Italia, per la nuova ipotesi di trattamento scorie; né si è preoccupata di mandare alcun parere scritto o prescrizioni utili ai fini dell’istruttoria.

Ma facciamo un passo indietro, perché il contegno di Asl 2 fa discutere non da oggi. Il 12 luglio scorso il sindaco aveva inviato una lettera indirizzata alla stessa ASL, in vista della prima conferenza dei servizi, poi tenuta il 19 dello stesso mese. Nella missiva si rilevava che «il Sindaco è chiamato ad esprimersi anche in relazione alle eventuali prescrizioni sanitarie di cui agli artt. 216 e 217 del R.D. n.1265/1934 che, vista la rilevanza della problematica che interessa anche popolazione residente, non possono prescindere da specifiche valutazioni istruttorie da parte di Codesto Spett.le Dipartimento di Prevenzione, che si chiede di trasmettere nei tempi utili di conclusione dei medesimi procedimenti amministrativi». Anche questa istanza è rimasta lettera morta.

Il nuovo sistema di recupero, oggetto della Cds in corso, prevede modifiche di tipo gestionale e operativo del trattamento della scoria, con trasporti di materiale, nelle diverse fasi di processo, in aree distinte dello stabilimento nonché conferimenti all’esterno, e in particolare presso la discarica sociale di Voc. Valle del materiale non recuperabile. Molte aree cittadine, a partire dal quartiere Prisciano, continuano a mostrare valori elevati di polverosità e presenza significativa di metalli pesanti nelle deposizioni e nella stessa frazione fine delle polveri; inoltre, gli Studi Sentieri e altre analisi di rango accademico parlano chiaramente in ordine al rischio da esposizione siderurgica. Chi, se non le istituzioni, quella competente per la sanità pubblica territoriale in primis, dovrebbe esprimersi con forza, in difesa della salute dei lavoratori e dei residenti?

Chi dovrebbe preoccuparsi di verificare la salubrità degli ambienti di lavoro, sia nell’attuale fase di transizione che prevede il trattamento delle scorie all’aperto, sia nel momento in cui entrerà a regime l’ipotetico processo di recupero di quelle bianche in un capannone al chiuso? Abbiamo messo a verbale molte puntuali richieste che accompagneremo con una lettera ufficiale. Ne daremo notizia a breve. Ribadiamo tuttavia ad Asl 2 che l’amministrazione Bandecchi trova inaccettabili l’assenza odierna e le mancate risposte a una lettera formale, comportamenti deleteri e irresponsabili. Ricordiamo che Asl 2 è parte delle aziende sanitarie regionali: la stessa Regione – che ne nomina i vertici – ha dunque le sue responsabilità al riguardo, se Asl 2 continuerà a bistrattare questo territorio già ampiamente martoriato.

È ridicolo che un procedimento relativo a questioni estremamente impattanti sulla salute pubblica veda vergognosamente taciturna la più alta autorità sanitaria della Regione, tanto più considerando che l’Istituto superiore di sanità continua a produrre e aggiornare studi epidemiologici sul Sin Terni-Papigno che dovrebbero logicamente imporre ad Asl 2 massima precauzione, presenza, attenzione.

La giunta Bandecchi, in vista delle future conferenze dei servizi, continuerà a fare la sua parte per coniugare fecondamente salute, lavoro e ambiente, senza consentire ulteriormente i gravi squilibri registrati fino a oggi.


dei dottori Danilo Serva e Pietro Freda
Direttore dipartimento di prevenzione e responsabile Uosd pareri igienico-sanitari/autorizzazioni ambientali

Danilo Serva

Il 19 settembre sono stati pubblicati su varie testate giornalistiche locali articoli che stigmatizzavano impropriamente la mancata partecipazione di personale dei Servizi afferenti al Dipartimento di Prevenzione della USL Umbria 2 alla conferenza di servizi del 19 settembre inerente il rilascio dell’AIA alla Tapojärvi Italia S.r.l. per il nuovo sistema trattamento scorie.

Al fine di confutare i fatti riportati, si ritiene opportuno precisare quanto segue: l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) richiesta dalla ditta Tapojärvi, è il provvedimento che autorizza l’esercizio di una installazione a determinate condizioni che garantiscono la conformità ai requisiti IPPC (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento) di cui al Titolo III-bis alla Parte seconda del D.Lgs.152/06, relativa alle emissioni industriali, e alle prestazioni ambientali associate alle Migliori Tecniche Disponibili (BAT) – (Articolo 29-bis DLG 2006/152).

Per quanto sopra, a tal fine viene indetta dall’Ente, titolare del rilascio dell’autorizzazione, conferenza di servizi, alla quale sono invitate le Amministrazioni competenti in materia ambientale (Articolo 29-quater DLG 2006/152). A queste conferenze di servizi è sempre convocata anche la USL, che non è competente al rilascio di parere vincolante in materia ambientale, trattandosi di parere tecnico obbligatorio e vincolante attribuito all’ARPA.

Nel caso specifico, a conferma dell’attenzione che i Servizi sopracitati pongono agli eventuali aspetti igienico sanitari legati al rilascio dell’AIA richiesta, alla prima conferenza di servizi ha partecipato un Dirigente Medico del Servizio Igiene e Sanità Pubblica (ISP), e all’incontro successivo tenutosi in Comune ha partecipato altro Dirigente Medico della Struttura Pareri Igienico Sanitari e Autorizzazioni Ambientali. Ha fatto seguito la seduta della conferenza di servizi sempre interlocutoria, del 19 settembre u.s., cui il personale dei servizi sopra citati non ha potuto purtroppo garantire la presenza per concomitanti impegni.

E’ certamente obbiettivo dei competenti servizi USL garantire la tutela della salute della popolazione nei limiti attribuiti dal mandato istituzionale, si precisa quindi che verrà garantita la partecipazione alle prossime conclusive conferenze di servizi, utili al rilascio dell’AIA richiesta dalla ditta Tapojärvi.

 

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