Con Quota 100 il calcio onora i ‘grandi ex’

Accolto con favore da Lega Pro e Associalciatori l’idea lanciata dal giornalista Mario Mariano. Alla base i valori dello sport

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Ribadire e rafforzare il presente rendendo un giusto – pur simbolico – omaggio alla propria storia. È anche questo il senso del progetto ‘Quota 100’ ideato dal giornalista perugino Mario Mariano e fatto proprio dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli. Giovedì pomeriggio il progetto è stato presentato in occasione del ‘vernissage’ del campionato – con tanto di 60° anniversario della ‘serie C’ e sorteggio dei calendari 2019/2010 – a Roma, presso il salone d’onore del Coni.

Mario Mariano

Il significato

L’obiettivo è riportate alla ribalta coloro che, negli anni, hanno contributo a fare grandi i club, alcuni decisamente prestigiosi e ricchi di storia, che compongono la Lega Pro. Ad illustrarlo è stato lo stesso Ghirelli che ha raccolto l’assist di Mario Mariano – collaboratore nel tempo di testate giornalistiche come Tuttosport, Il Messaggero, Il Corriere della Sera – ribadendo di voler ‘valorizzare’ le bandiere del calcio di provincia. Personaggi che, talvolta accantonati dal mondo sportivo, posso rappresentare un esempio per i giovani e, al tempo stesso, riportare alla mente determinati momenti legati a valori e successi che sono un po’ l’essenza dello sport.

Senso di appartenenza

Francesco Ghirelli in occasione della presentazione del campionato ha invitato società e tifosi «ad unire le loro forze per accogliere con gli onori che meritano i beniamini di ieri, atleti che hanno scritto la storia dei club onorandone le maglie». Il progetto ‘Quota 100’ e ‘Ambasciatori del club’ dall’Associazione Calciatori e sarà già attivo dalla prossima stagione: saranno le società ad individuare i ‘grandi ex’ – in base ai requisiti individuati da un regolamento, come il numero delle presenze -, a cui poi consegnare la tessera ad honorem che consentirà, ad esempio, l’accesso gratuito – un aspetto non scontato nel calcio di oggi – a tutte le gare casalinghe della società in cui ha militato. Ma, al di là degli aspetti pratici, è il senso di appartenenza, il riconoscimento – in un calcio che negli anni ha finito per inaridire certi valori – a rappresentare il valore aggiunto del progetto.

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