Concussione, assolti due agenti Polstrada

Entrambi in forza alla polizia Stradale, erano accusati di aver chiesto denaro ad un trasportatore tedesco per ‘chiudere un occhio’

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Un’accusa infamante per due rappresentanti dello Stato, quella – l’ipotesi era ‘concussione’ – di aver chiesto soldi (300 euro e poi ‘accettato’ 90 euro) ad un autotrasportatore tedesco per chiudere un occhio su una serie di irregolarità relative al Codice della strada, riscontrate durante un controllo nei pressi del casello autostradale di Orte. Per questo, dopo la denuncia, due assistenti capo che al tempo dei fatti – agosto 2007 – erano operativi presso la polizia Stradale di Terni (un 60enne originario di Roma e un 49enne ternano), erano finiti a giudizio di fronte al tribunale di Viterbo.

La vicenda

A distanza di quasi 12 anni, i due – martedì – sono stati assolti con formula piena dal collegio giudicante ‘perché il fatto non sussiste’. Inconsistente, ai fini dell’accusa – ed il pubblico ministero stesso ne ha chiesto l’assoluzione – la testimonianza di un ex carabiniere. Contraddittorio – nel confronto fra denuncia e successive dichiarazioni – il trasportatore tedesco. Elementi che il tribunale di Viterbo ha vagliato, giungendo alla decisione che restituisce ai due poliziotti – difesi dagli avvocati Loris Mattrella e Luigi Fiocchi – un po’ di serenità. «Almeno quella sì – osserva l’avvocato Mattrella – anche se le rispettive carriere lavorative hanno risentito, in termini di avanzamenti, del procedimento avviato anni or sono. Ora valuteremo se e quali azioni intraprendere, dopo aver letto le motivazioni della sentenza».

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