Consegne ‘saltate’ venerdì a Terni: i riders incrociano le braccia

Sciopero nazionale per fare luce su condizioni lavorative, contrattuali ed economiche nel segno del totale precariato

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C’è un motivo per cui venerdì sera per diversi cittadini non è stato possibile attivare le ‘solite’ consegne di cibo a domicilio: era in corso lo sciopero dei riders, nazionale ma messo in atto anche a Terni. Un’iniziativa finalizzata a fare luce sulla situazione degli addetti alle consegne, stretti fra compensi modesti, assenza di diritti ed un algoritmo che spesso penalizza chi corre da una parte all’altra del territorio per consegnare pranzi e cene dove questi vengono ordinati. Lo sciopero, a Terni, può dirsi riuscito, visto che sono diverse le attività cittadine che hanno spento i propri tablet e a cui i riders esprimono gratitudine per la vicinanza dimostrata. Nel tardo pomeriggio di venerdì in via del Centenario, luogo di ritrovo per gli scioperanti, è stato esposto un eloquente striscione ‘+ diritti – chiacchiere’ e sono stati accesi dei fumogeni: la battaglia, che parla di un lavoro sempre più precario e la cui responsabilità grava essenzialmente sulle spalle di chi lo svolge, va ancora avanti.

RIDERS IN SCIOPERO: LE RAGIONI DELLA PROTESTA

 

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