Consulta immigrati: «Terni ci ignora»

Il vice sindaco Francesca Malafoglia: «Troviamo insieme il modo migliore per governare il fenomeno migratorio»

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«Siamo delusi e dispiaciuti perché vorremmo essere presi più in considerazione», con queste parole è intervenuta in consiglio comunale, lunedì pomeriggio, il presidente della Consulta comunale, Maria Hotico.

Integrazione necessaria «Tutti i membri eletti della Consulta sono volontari – ha sottolineato il presidente – e l’esperienza degli immigrati membri deve essere presa in considerazione più seriamente perché è necessaria per un’integrazione vera. Molto dell’entusiasmo iniziale è venuto meno, ma il nostro lavoro è continuato comunque con il ricevimento della popolazione immigrata due ore al giorno dal lunedì al venerdì, con l’organizzazione della giornata della memoria delle stragi dei migranti, con l’organizzazione, lo scorso 5 dicembre, di una giornata per ritrovarci insieme tra stranieri e ternani e per condividere le nostre culture».

Le proposte Maria Hotico, a nome della consulta, ha anche avallato delle proposte come «la possibilità del presidente di ricandidarsi, la possibilità di votare e di candidarsi per la consulta anche per chi ha doppia cittadinanza, la realizzazione di una bacheca per gli annunci ai cittadini, l’assegnazione di un piccolo budget e un luogo di culto per le comunità». Infine, ha annunciato le iniziative in programma per i prossimi mesi: «Un incontro con le altre consulte dell’Umbria, la giornata internazionale della lingua madre – 21 febbraio -, un incontro con gli ambasciatori di varie nazionalità, degli incontri interreligiosi e l’intitolazione di un giardino della memoria per le stragi dei migranti».

Il consiglio comunale Il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Mascio, a nome dell’assemblea, si è scusato con la Consulta per i rinvii degli appuntamenti, calendarizzati nelle precedenti sedute, «a causa di difficoltà oggettive». Secondo Thomas De Luca (M5S), la Consulta «deve essere uno strumento utile, evitando qualsiasi ghettizzazione», mentre per Silvano Ricci (SpT), la collaborazione con la Consulta «c’è stata e ce ne sarà sempre di più. Occorre, dunque, andare avanti insieme». Paolo Crescimbeni (GM), è intervenuto dicendo che «l’integrazione passa attraverso la strada della reciproca conoscenza. Per questo avevo presentato una proposta, suggerita dalla consulta stessa, per creare un luogo di culto comune. Di recente ho trasformato questa proposta in un’altra più ampia per la realizzazione della casa delle culture per l’integrazione». Per Faliero Chiappini (CA), invece, «non si tratta più di un ragionamento legato a una situazione temporanea. L’integrazione è diventata una questione strutturale e fondamentale». Chiappini ha ricordato di essere stato fin dall’inizio favorevole alla presenza di un rappresentante della Consulta alle sedute del consiglio comunale. «Lo sforzo da fare – secondo Andrea Cavicchioli (Pd) – è quello di dare risposte più avanzate al fenomeno migratorio, con atti concreti che riguardino le competenze dell’amministrazione. Il modello si costruisce attraverso un rapporto specifico con la Regione per le dinamiche del Fse e giornalmente con un rapporto non formale con gli interessati che segnali le disfunzioni e aiuti a trovare un equilibrio rispetto alle diverse esigenze».

La giunta Il vicesindaco Francesca Malafoglia, a nome della giunta, ha ricordato di essersi confrontata più volte con la Consulta anche sulle criticità. «Si è trattato sempre di occasioni di confronto utile e propositivo». Il vicesindaco ha anche sottolineato come la Consulta abbia già dato il proprio contributo nella predisposizione della progettualità comunale in tema di integrazione. «Siamo ora nella fase di ristrutturazione per quel che riguarda lo sportello migranti, anche sulla base delle indicazioni della Consulta che svolge, invece, un ruolo di ascolto e di indirizzo e non di servizio». Francesca Malafoglia si è, infine, detta felice di avere altre richieste per la localizzazione del giardino della memoria, mentre ha ricordato che «sul tema del luogo di culto è stato prodotto un atto d’indirizzo da parte del consiglio che verrà ora discusso in commissione». Ha, inoltre, ribadito che la Consulta ha un ruolo preminente per il contributo che può dare all’indirizzo politico sui temi dell’integrazione. «Dobbiamo trovare insieme la maniera migliore per governare il fenomeno migratorio privilegiando le persone: per questo la Consulta è e sarà sempre di più uno strumento essenziale per definire le strategie in maniera collaborativa».

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