Convenzioni, il Tar ‘boccia’ l’Usl Umbria 2: «Basta proroghe»

Terni, il tribunale amministrativo: l’azienda sanitaria deve indire gare per individuare i centri sanitari accreditati

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Le Usl sono obbligate a stipulare convenzioni con i centri sanitari privati accreditati solo dopo aver applicato un sistema di concorrenza, dunque con vere e proprie gare secondo criteri oggettivi e di uguaglianza: lo afferma una recente sentenza del Tar dell’Umbria, che ha accolto il ricorso presentato dai legali della Medicenter Group srl di Terni. Quest’ultima lamentava di essere esclusa, di fatto, dalle convenzioni a causa delle proroghe automatiche disposte dall’azienda sanitaria locale ternana con gli stessi centri. Dunque il direttore generale dell’Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini, entro 30 giorni dalla comunicazione della sentenza – emessa il 17 giugno – dovrà provvedere ad attivare le procedure competitive richieste dalla Medicenter Group srl (proprietaria della struttura di via Guglielmi) e disposte dai giudici amministrativi. Medicenter – assistita dagli avvocati Emiliano Strinati e Fabrizio Garzuglia – rivendica di avere tutti i requisiti per l’accreditamento, ma di essere stata finora esclusa, a tempo indeterminato, dalla possibilità di convenzione, sulla scorta delle proroghe a favore degli altri soggetti. Ora, però, si è vista riconoscere un importante punto a favore da parte del Tar, secondo il quale ad essere tutelati devono essere anche i pazienti, dando loro libertà di scelta in merito a quale struttura affidarsi.

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