Coronavirus, Assisi piange Terzilio Rossi

Salgono a 64 le persone morte in seguito all’epidemia da Covid-19. Cordoglio nelle due comunità umbre

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Sono sessantaquattro, alla mattinata di sabato 25 aprile, i decessi in Umbria legati all’epidemia da coronavirus. Gli ultimi due hanno riguardato le comunità di Giove (Terni) e Assisi (Perugia).

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

La morte di Lilio Rossi

All’ospedale di Città di Castello è venuto a mancare un 77enne di Assisi, risultato positivo al tampone e ricoverato dallo scorso 25 marzo. Si chiamava Terzilio Rossi, ma era conosciuto da tutti come Lilio. È la prima vittima ad Assisi. Molto attivo nel sociale, soprattutto nel Calendimaggio, nell’ambito del quale era conosciuto grazie all’Orto di Lilio. Per lui sono arrivati messaggi di cordoglio dal sindaco e dall’associazione.

Il messaggio del sindaco Proietti

«Il sindaco e l’amministrazione comunale esprimono cordoglio e tristezza per la scomparsa di Terzilio Rossi, conosciuto da tutti come Lilio, deceduto questa mattina all’ospedale di Città di Castello, dove era ricoverato dal 25 marzo nel reparto di rinanimazione a seguito di infezione da SARS COVID. «Appena appresa la notizia dalle fonti sanitarie il nostro pensiero è andato a Lilio, una figura conosciutissima in città, e alla sua famiglia che non ha potuto più riabbracciarlo dopo il ricovero – ha scritto Stefania Proietti – Lilio era una delle personalità più note di Assisi e di Piazza Nova, che si è sempre ispirato ai valori della liberazione: tutti siamo colpiti, nel dolore enorme per la sua scomparsa, dal fatto che proprio oggi, nella ricorrenza della Liberazione, ci abbia lasciato. Lilio, sempre così presente nella vita della nostra Città, dal Calendimaggio alla politica, lascia un vuoto e una tristezza incolmabili. Ci uniamo al dolore della famiglia, acuito dalle circostanze che per l’emergenza epidemiologica non hanno permesso ne a loro ne agli amici di stargli vicino. Tutta Assisi ti saluta, caro Lilio».

Il messaggio dell’assessore Simone Pettirossi

«Con Lilio Rossi se ne va un pezzo di Assisi. I vicoli e la piazza saranno più vuoti. L’Orto di Lilio è stato un luogo magico, spazio onirico del Calendimaggio, ritrovo per cene tra amici, ma anche sezione clandestina di riunioni carbonare e di animate discussioni politiche. L’ultima volta che ho visto Lilio è stato per portargli la tessera del partito democratico, come facevo da diversi anni. Mi aveva detto: “che state a fa?”. Me lo diceva spesso con quell’aria sorniona, di chi pensava sempre che si dovesse fare di più e meglio, stando di più tra la gente, organizzandosi, mettendosi sempre in discussione. Abbiamo parlato dei massimi sistemi spaziando dalla politica nazionale e internazionale a quella del vicolo e poi ci siamo salutati. Una specie di rito. Lilio era un comunista ma anche un democratico convinto. Si era iscritto tanti anni fa, da giovane, al PCI, attraversando tutte le innumerevoli crisi e trasformazioni del partito… e ci teneva a sottolineare che lui, politicamente, era stato sempre avanti. Lo diceva spesso: di aver intuito, previsto, colto in anticipo le svolte, fin dai tempi di Berlinguer. Le evoluzioni politiche le aveva sostenute e seguite, difendendo sempre le sue scelte e la sua militanza, anche quando era solo contro tutti, dando vita ad epiche e rumorose battaglie retoriche. Ma Lilio non portava mai rancore ed era amico di tutti, anche di chi la pensava diversamente. Profondamente democratico, conservava però, gelosamente, come una reliquia, una bandiera rossa del PCI. Era quella con cui era stata coperta la bara di Maceo Angeli nel ’91, nel corso del funerale civile che percorse la città. Oggi caro Lilio, purtroppo, la città non la potremo percorrere e possiamo ricordarti solo a distanza, perché il virus che ti ha portato via ci costringe a rimanere a casa. La nostra vicinanza però è reale e concreta. Un abbraccio va soprattutto a Francesca, a Giuliano, a Simone e a tutti i tuoi familiari. A te, carissimo Lilio, auguriamo una Buona Festa della Liberazione! Ci mancherai. Molto»

Il messaggio della Nobilissima Parte de Sopra e dell’assessore Pettirossi

«Se ne va via un altro pezzo de Piazza Nova, che còre sotto quella corteccia!!! Per me un amico, un riferimento tra quei vicoli. Durante il Calendimaggio eri padre di tanti giovani partaioli ed a tutti mancherà vederti sbucare da un vicolo svociando… buon viaggio Lilio. Un caro abbraccio a tutta la sua famiglia dal Consiglio e da tutti i partaioli», questo il ricordo di Lilio Rossi fatto del Nobilissimo Priore Alessandro Lampone.

Secondo decesso a Giove

Nel comune del ternano, ‘zona rossa’ almeno fino al prossimo 3 maggio, dopo il lutto dello scorso 14 aprile con la morte della badante 64enne Constantina Gurgu, nella giornata di venerdì è venuto a mancare un uomo di 75 anni, ricoverato da circa una settimana all’ospedale di Terni.

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