Covid-19 in Umbria: 26 casi, 543 in isolamento

Piccola ‘frenata’: due nuovi alla mezzanotte di sabato. Uno è l’infermiere di Orvieto. Una persona guarita e altre 70 ‘libere’

Condividi questo articolo su

Dai dati aggiornati alla mezzanotte di sabato 7 marzo, 26 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19. Ad informare i cittadini è la direzione sanità della Regione Umbria. Ai 24 casi dei quali era già stata accertata la positività nel corso della giornata di sabato, si aggiungono così due nuovi soggetti che hanno contratto l’infezione e che, al momento, sono in isolamento nelle loro abitazioni seguiti dai medici delle Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2. Uno dei due nuovi casi era già stato reso noto nella serata di sabato: è quello di un infermiere che lavora presso l’ospedale di Orvieto, nel quale sono stati chiusi due reparti: ortopedia e chirurgia.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

543 in isolamento volontario, 160 tamponi

Attualmente dei 26 soggetti positivi restano ricoverati in quattro, di cui due in terapia intensiva nell’ospedale di Perugia, uno nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Terni e uno nel reparto di malattie infettive di Perugia. Le persone in osservazione sono 543: si tratta – riferisce la Regione – di persone in buona salute ma sotto controllo medico perché venute a contatto con soggetti risultati positivi al virus Covid-19. Di questi, 376 sono nella provincia di Perugia e 167 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 7 marzo, sono stati eseguiti 160 tamponi.

LEGGI IL NUOVO DECRETO GOVERNATIVO SUL CORONAVIRUS

Un guarito, 70 lasciano l’isolamento fiduciario

La notizia positiva è che, oltre a un paziente guarito, 70 soggetti, di cui 43 nella provincia di Perugia e e 27 in quella di Terni, sono usciti dall’isolamento fiduciario. «Al momento non stiamo riscontrando grandi criticità – spiega il direttore regionale alla sanità, Claudio Dario – e rispetto ad altre situazioni in Italia e all’estero, il sistema in Umbria sta tenendo con una crescita di numeri contenuti per i casi positivi. Tutto questo grazie al senso di responsabilità dei cittadini umbri che si stanno impegnando ad adottare le norme igieniche di prevenzione e al lavoro dei medici e degli operatori dei servizi sanitari territoriali che riescono a ricostruire la rete dei contatti avuti dalle persone con tampone positivo al virus e metterli in isolamento».

La presidente della Regione Tesei: «Chiesti al Governo chiarimenti»

La presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, insieme all’assessore alla sanità Luca Coletto e al direttore regionale Claudio Dario, ribadiscono, a tutti coloro che provengono dalle nuove zone rosse indicate nel decreto della notte tra sabato e domenica del presidente del Consiglio, la necessità di segnalare il loro arrivo e la permanenza in Umbria al proprio medico o pediatra o alla Usl di competenza. Proprio in tal senso la Regione aveva predisposto già in mattinata un’apposita ordinanza poi non pubblicata a seguito della nota del Viminale dove si specificava che tali provvedimenti regionali non risultavano coerenti col quadro normativo e di conseguenza non applicabili. «Abbiamo dunque deciso di intraprendere immediatamente – ha sottolineato la presidente Tesei – un’interlocuzione con il Governo centrale culminata con la videoconferenza di domenica pomeriggio tra i presidenti di Regione, alcuni ministri e i vertici della Protezione civile nazionale nella quale lo stesso Governo, preso atto delle molteplici problematiche sollevate dalle Regioni, si è impegnato in tempi brevi a fornire una bozza di ordinanza esplicativa del Dpcm della notte tra sabato e domenica in cui si chiariscano le misure e le modalità di applicazione delle stesse. Inoltre con alcuni presidenti abbiamo chiesto un incontro urgente con il Governo. In attesa, comunque, ribadiamo la necessità che chiunque giunga in Umbria dopo essersi recato nelle zone indicate dal decreto ministeriale, lo segnali immediatamente alle autorità sanitarie preposte, come già sottolineato in mattinata dal direttore Dario».

«Chi torna in Umbria, stia a casa»

«Affinchè questa catena regga bene – afferma Dario – faccio appello al senso di responsabilità di tutti coloro che, una volta appreso delle limitazioni stabilite del nuovo decreto della presidenza del consiglio dei ministri (LEGGI IL TESTO) sull’emergenza coronavirus, abbiano deciso di ritornare in Umbria. L’invito a queste persone è di mettersi in isolamento fiduciario a tutela dei propri familiari e della comunità. In caso di comparsa di febbre o sintomi lievi si consiglia di contattare telefonicamente il medico curante e per sintomatologia più severa il 118, in entrambi i casi comunicando la sua situazione di isolamento domiciliare fiduciario».

«Invito gli Umbri nelle ‘zone rosse’ a non rientrare nei propri comuni di residenza»

«Per ragioni sanitarie – si legge in una nota dell’amministrazione comunale di Terni – s’invitano gli Umbri che si trovano nelle ‘zone rosse’ individuate nel decreto della presidenza del Consiglio dei ministri dell’8 marzo 2020 a non rientrare nei propri comuni di residenza se non per cause di forza maggiore. Qualora rientrino dovranno comunque segnalare il rientro al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta. Si consiglia inoltre di valutare la possibilità di sottoporsi ad una quarantena volontaria presso il proprio domicilio. Agire con responsabilità servirà a non vanificare il lavoro di quanti da settimane si stanno adoperando per contenere i rischi anche a tutela della vostra salute e quella dei vostri cari. Ecco l’elenco delle nuove ‘zone rosse’: regione Lombardia, provincia di Modena, di Parma, di Piacenza, di Reggio Emilia, di Pesaro e Urbino, di Rimini, di Alessandria, di Asti, di Novara, di Verbano/Cusio/Ossola, di Vercelli, di Padova, di Treviso e di Venezia».

La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia

«A causa dell’aumento dei contagi da Covid-19 anche nel nostro territorio – scrive Giampiero Bianconi, presidente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia – intendiamo mettere a disposizione risorse finanziarie per iniziative volte a dare risposte emergenziali per fronteggiare le difficoltà sanitarie. In questi giorni difficili per nostra la comunità, non può mancare la vicinanza della Fondazione che per vocazione persegue scopi di utilità sociale. Intendiamo mitigare gli effetti indesiderati del Covid-19, attraverso iniziative straordinarie e che concerteremo nelle prossime ore con le competenti istituzioni regionali. Non verrà meno, inoltre, la nostra vicinanza agli Enti non profit che a vario titolo stanno collaborando mettendo in campo misure straordinarie per il contenimento degli effetti del virus».

I vigili del fuoco di Terni

Il comando provinciale dei vigili del fuoco di Terni, comunica che, da lunedì 9 marzo 2020 e presumibilmente sino al 3 aprile dispone la chiusura degli uffici al pubblico. Tale misura è stata presa dando seguito alle ultime disposizioni del dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, nel rispetto di quanto previsto nei recenti decreti in relazione all’emergenza Covid19. Si precisa comunque che per le pratiche urgenti, la documentazione e quant’altro relativo ad esse può essere trasmessa tramite mail alla pec del comando, per ogni eventuale richiesta e/o comunicazione gli uffici sono comunque raggiungibili telefonicamente. Tale misura interessa gli uffici di prevenzione incendi, dei corsi di formazione e segreteria del comando di Terni e lo sportello di prevenzione incendi del distaccamento di Orvieto.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli