Corsi: «La ‘giustizia’ fa ancora troppe vittime. Riforma è priorità»

Terni – L’invito è a «sostenere i referendum che saranno proposti dal Partito Radicale. Io lo farò convintamente»

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di Sandro Corsi

È ormai improcrastinabile una riforma seria dell’ordinamento giudiziario in Italia. Non è una questione di pochi addetti ai lavori ma che riguarda tutti, cittadini, imprese, associazioni e certamente, non ultimi, tutti gli operatori di giustizia. Responsabilità civile dei magistrati, distinzione nelle carriere, utilizzo improprio delle intercettazioni, retroattività legislativa: saranno questi ed altri i temi nei referendum che saranno proposti dal Partito Radicale e da coloro che li sosterranno. Personalmente sarò fra questi, oltre ogni divisione partitica o ideologica, e mi attiverò per un apporto significativo a Terni nella raccolta delle firme.

Sandro Corsi

È dal vergognoso processo ad Enzo Tortora nei primi anni ’80, ero allora segretario del Pci di Terni, che sono venute maturando le mie convinzioni, mai sopite, libertarie. Ancor oggi siamo in questa situazione dove innocenti, tanti, troppi, subiscono la populistica gogna mediatica e poi vengono assolti quando ormai hanno perso tutto ed a volte anche la vita: è ora di dire basta e ciò può essere fatto solo con una vigorosa spinta popolare referendaria poiché il parlamento e governo sono troppo divisi.

Certo nulla potrà mai evitare l’errore giudiziario ma la distinzione delle carriere che eviti l’indicibile ossequio, pur non essendo subordinato, del giudice per l’indagini preliminari alle procure, percorsi di veritiero merito professionale nelle carriere dei giudici come di tutti i cittadini, riforma del Consiglio superiore della magistratura, abolizione delle correnti dei magistrati, corretto rapporto fra giornalisti ed inquirenti. Tutto ciò è necessario e non è contro i magistrati e giudici né può essere visto come tale. Abbiamo bisogno di questo e non attraverso deleghe ma forti del partecipe e vivace sostegno, anche a Terni, di tanti cittadini.

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