Cospea, quel passaggio contestato in tribunale

Terni, la battaglia legale di quattro condòmini del complesso ‘Pianeta’ per evitare che venga aperto un nuovo varco in via Alfonsine

Condividi questo articolo su

Un elemento critico che, già finito all’attenzione del tribunale di Terni, rischia di sfociare in qualcosa di più pesante. Perché i condòmini contrari all’apertura del ‘varco’ hanno intenzione di andare fino in fondo, dopo aver vinto la prima ‘battaglia’ legale. Le tensioni sono quelle relative alla creazione del passaggio pedonale fra il nuovo centro commerciale di Cospea e il ‘vecchio’ Pianeta. L’intervento nel suo insieme è stato completato, anche con la costruzione della sopraelevata di via Alfonsine, ma tutto ruota attorno all’apertura di un passaggio nel muretto del ‘Pianeta’ e quindi alla creazione di un ulteriore terzo ingresso allo storico complesso commerciale – oltre a quelli già presenti in piazzale Senio e via Montefiorino – per completare quel collegamento che potrebbe innescare un circolo virtuoso, dal punto di vista dell’utenza e quindi degli affari, per le due strutture.

L’inizio della vicenda

La controversia nasce il 4 luglio dello scorso anno, in occasione dell’assemblea ordinaria del condominio ‘Villafranca, Alfonsine, Montefiorino’ che comprende, oltre alle abitazioni, anche il centro commerciale ‘Pianeta Cospea’ che ovviamente, visti gli spazi impegnati, detiene la maggioranza assoluta (724) dei millesimi condominiali. In quella sede ‘Pianeta Cospea’ avanza la proposta: poter aprire il terzo ingresso in corrispondenza del sottopasso di collegamento con il ‘Cospea Village’, in cambio della ristrutturazione delle facciate perimetrali del ‘vecchio’ complesso, da cielo a terra.

Dubbi e timori

L’idea – alla fine approvata – fa storcere però il naso ad alcuni condòmini residenti che ritengono lo ‘scambio’ tutt’altro che equo. Perché il restyling delle facciate va in primis a vantaggio di Pianeta Cospea, perché l’intervento sarebbe impattante sulla normale viabilità interna della struttura e sui parcheggi con conseguenze negative in termini di vivibilità per i residenti, perché lo spazio riservato all’ingresso delle abitazioni – anche attraverso la creazione di un’apposita pensilina – finirebbe per diventare qualcosa di radicalmente diverso rispetto a ciò che c’è sempre stato. In sostanza perché si teme che uno spazio privato, condominiale, si trasformi di colpo in qualcosa di caotico e non più fruibile.

La causa civile

In seguito al voto favorevole dell’assemblea, quattro dei condòmini residenti decidono allora di rivolgersi ai propri avvocati – Luisa Mazzitelli e Mattia Contessa – tentando una prima mediazione, che fallisce, e poi impugnando la delibera di fronte al tribunale civile di Terni. Per loro l’assemblea condominiale non può deliberare su un aspetto che è di interesse e va a vantaggio di un solo condòmino (Pianeta Cospea): si finisce nel campo dei cosiddetti ‘diritti soggettivi perfetti’ che richiedono modalità diverse di approvazione dalla maggioranza dei millesimi.

I lavori, all’improvviso

Si arriva così a sabato 16 febbraio scorso, due giorni prima dell’udienza cautelare – in ballo la sospensione della delibera – di fronte al giudice Alessandro Nastri. I condòmini in questione restano basiti nel vedere che di buon mattino, due operai iniziano a demolire il muretto ed a tagliare la ringhiera in corrispondenza del nuovo passaggio pedonale, fra le auto in sosta. Arriva la polizia Locale di Terni che verbalizza il tutto e raccoglie le ‘voci’ dell’impresa, dei tecnici e anche dei residenti.

Delibera sospesa dal giudice

Il 18 febbraio il giudice Nastri tiene l’udienza cautelare che porterà poi – con decisione depositata lo scorso 8 marzo – alla sospensione dell’efficacia della delibera condominiale. Nel provvedimento si evidenzia come Pianeta Cospea intenda trasformare un’area comune, mediante cementificazione, a proprio vantaggio: da qui – per via informale – l’invito a risolvere la questione in via stragiudiziale.

Battaglia legale in corso

I primi contatti in tal senso fra gli avvocati Mazzitelli e Contessa e la proprietà di Pianeta Cospea non sono andati a buon fine. Contestualmente è partita la richiesta, da parte dei due legali al Comune di Terni, di revocare in autotutela – in via urgente e senza istruttoria – tutte le autorizzazioni relative al sottopasso di via Alfonsine relativamente al ‘passaggio’ contestato. Insomma, la battaglia ora è nel pieno e l’esito – pur restando più probabile un indennizzo – è imprevedibile: altre carte bollate in arrivo, anche per chiedere il completo ripristino dello stato originario dei luoghi.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli