Covid, curva continua a scendere. Ma in 17 mila reinfettati con Omicron 2

Rt a 0,82, sotto la media nazionale. Coletto: «Continuiamo a lavorare per gestire questa fase di transizione»

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di F.L.

Continua a scendere «lentamente» la curva dei positivi al Covid, in Umbria, dove nel frattempo «si continua a lavorare e ad approntare una serie di azioni per monitorare la situazione e prendere in carico persone che si ammalano o che decidono di vaccinarsi». A rassicurare su numeri e azioni della «fase di transizione» è stato l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, tornato a fare il punto della situazione, martedì, in una videoconferenza stampa. Tra i tanti numeri forniti, salta all’occhio quello degli umbri che, nonostante avessero già in passato contratto le varianti Delta od Omicron 1, da gennaio ad oggi sono stati reinfettati da Omicron 2: sono 17 mila.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

«Dati continueranno ad essere aggiornati»

Con la fine dello stato di emergenza, ha ricordato Coletto, la Regione ha preso in carico, tra le varie cose, la gestione dei casi scolastici, delle vaccinazioni e la sorveglianza degli operatori sanitari. «Più di qualcuno – ha detto – si è lamentato perché mancano i dati sui contagi spacchettati. Ma la dash board era gestita dalla Protezione civile per buona parte, siamo al lavoro per creare un’alternativa da avere sempre i dati sottomano». Alcuni dati intanto verranno forniti quotidianamente, mentre l’incidenza per Comuni settimanalmente. «Poi – ha continuato Coletto – continueremo per quanto possibile le vaccinazioni. Omicron 2 è meno aggressiva, ma la prevenzione parte proprio dalla vaccinazione. L’assessore ha ricordato che c’è sempre il commissario all’emergenza Massimo D’Angelo a gestire questa fase di transizione verso una sorta di normalità. Abbiamo anche prorogato le Usca, per rendere un servizio alla popolazione e chiesto anche al ministro di stabilizzarle sostanzialmente. Diventano infatti importantissime e fondamentali in una regione con popolazione polverizzata e anziana e viabilità complessa. In questo momento di transizione non viene tralasciato nulla, anche nella gestione della popolazione a domicilio». Concetti questi ribaditi anche dallo stesso commissario D’Angelo.

Braganti e Coletto

Positivo un tampone su quattro

Con la fine dello stato di emergenza non è stato smantellato il Cts, né il nucleo epidemiologico della Regione. Questo ha registrato in Umbria, alla giornata di martedì, un indice Rt che si attesta a 0,82, contro quello italiano che è a 0,97, calcolato il giorno precedente. «Dopo aver anticipato molto la risalita segnata da Omicron 2 ora assistiamo ad una discesa più incisiva del livello nazionale» ha spiegato Marco Cristofori. «L’incidenza è di 1.134 ogni 100 mila abitanti, in fase di discesa, tutti i distretti sono sopra a 1.000 tranne quello di Terni. Un tampone su 4 continua comunque ad essere positivo (il 24%), un rapporto piuttosto elevato». Quanto ai ricoveri, sempre alla giornata di martedì si attestano a 281, mentre sono solo tre le terapie intensive occupate. In leggero aumento i decessi, ma il dato «è oscillante e dopo il picco di gennaio/febbraio il numero è relativamente basso».

Il 60% dei ricoveri con Covid

Guardando più nel dettaglio ai ricoveri, la professoressa Daniela Francisci, direttrice della clinica di malattie infettive dell’ospedale di Perugia, ha sottolineato come «il 60% ricoverati avessero in realtà altre patologie e poi si siano scoperti casi Covid». «E’ un elemento evidente – ha proseguito -, comunque continuano ad esserci pazienti anche gravi per patologia Covid soprattutto anziani con comorbidità. Ma si accentua chi ha altre patologie e si scopre Covid. In ogni caso, il paziente Covid non vaccinato presenta un quadro grave simile alle ondate precedenti». E ha citato il caso di una 82enne ricoverata per Covid e poi deceduta, alla quale la vaccinazione era stata sconsigliata perché presentava altre patologie. «I quadri di presentazione di chi non è vaccinato sono più severi» ha ribadito la professoressa. Quanto alle cure, «ci sono stati oltre 530 trattamenti con antivirali orali a disposizione, mentre attualmente non c’è disponibilità dell’anticorpi monoclonali Sotrovimab, quello che agisce un po’ di più con le varianti Covid».

La ‘copertura’ della malattia e le reinfezioni

In Umbria sono circa 110 mila i non vaccinati. Mentre nelle classi di età più elevate la vaccinazione è quasi completa, tra i più piccoli le percentuali sono molto più basse, ma la malattia ha ‘coperto’ in maniera naturale un’importante fetta di popolazione. Nella fascia 6-10 anni, ad esempio, la copertura vaccinale è al 34%, ma un altro 28% si è ‘vaccinato’ con il Covid. Nella fascia 0-5 anni – per la quale non è prevista vaccinazione – la copertura fornita dalla malattia si attesta intorno al 16-17%. Tante comunque – come detto sono circa 17 mila – le reinfezioni, anche di Omicron su Omicron.

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