Covid, Figc: avanti serie A, B e C. Stop D

L’esito del consiglio federale di mercoledì mattina: Perugia, Ternana e Gubbio verso la ripresa. Balata esulta, Ghirelli scatenato: «Noi non siamo in grado di riprendere»

Condividi questo articolo su

Nessuna sorpresa. La proposta avanzata dalla Lega Pro di bloccare il campionato è respinta, serie A e B proseguono. Stop definitivo invece per la serie D, come ipotizzato nelle ultime settimane: la riunione di mercoledì del consiglio federale è terminata dopo oltre tre ore: Perugia, Ternana e Gubbio procedono verso la ripartenza. Di certo il nuovo protocollo – rivisto dopo lo scambio tra governo e Figc – favorisce la ripresa dell’attività. Competizioni da chiudere entro il 20 agosto. Ed è scontro: Francesco Ghirelli alza la voce, mentre Mauro Balata esulta.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Santopadre al Curi

Il decreto Rilancio

Il presidente Gabriele Gravina in avvio ha ricordato i provvedimenti contenuti nell’ultimo decreto firmato dal premier Conte: «Ulteriore rinvio dei pagamenti contributivi e fiscali al mese di settembre; sospensione dei canoni di locazione e dei diritti di superficie per gli impianti sportivi (anche di Serie A); il riconoscimento della cassa integrazione per i contratti dei lavoratori sportivi fino ad un massimo di 50 mila euro lordi; l’istituzione del fondo salva sport con una quota percentuale sul totale della raccolta per le scommesse sportive; l’abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva (direttamente il Collegio di Garanzia dello sport e successivamente il Tar e il Consiglio di Stato) in caso di contenziosi generati dalle decisioni che sono possibili adottare in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento federale sulla determinazione delle classifiche in caso di interruzione dei campionati della stagione 19/20 e quindi sulla determinazione degli organici per la stagione 20/21».

I TEST SIEROLOGICI DELLA TERNANA

Tagliavento e Bandecchi

La volontà della Federazione: «Così si procede»

«La Figc ha espresso la volontà di riavviare e completare le competizioni nazionali professionistiche fissando al 20 agosto la data ultima di chiusura delle competizioni di Serie A, B e C. Precedentemente al riavvio dell’attività agonistica sarà competenza del Consiglio federale determinare i criteri di definizione delle competizioni laddove, in ragione dell’emergenza epidemiologica da covid-19, le stesse dovessero essere nuovamente sospese, secondo i principi di seguito indicati: individuazione di un nuovo format (brevi fasi di playoff e playout al fine di individuare l’esito delle competizioni ivi incluse promozioni e retrocessioni; in caso di definitiva interruzione, definizione della classifica anche applicando oggettivi coefficienti correttivi che tangano conto della organizzazione in gironi e del diverso numero di gare disputate dai Club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni. Infine, per effetto di quanto deliberato, la stagione sportiva 2020/2021 avrà inizio il prossimo 1 settembre. Per quanto concerne, invece, l’attività dilettantistica, ivi compresa quella femminile fino alla Serie B, valutate le condizioni generali e l’eccezionale situazione determinatasi a causa dell’emergenza covid-19, il Consiglio ha deliberato di interrompere definitivamente tutte le competizioni, rinviando ad altra delibera i provvedimenti sugli esiti delle stesse competizioni. Resta fissato al 30 giugno il termine per la conclusione dell’attuale stagione sportiva. Per quanto riguarda la Serie A femminile, è stato deciso di verificare nei prossimi giorni le condizioni di ripresa, in base all’applicabilità dei protocolli sanitari da parte dei Club e alla disponibilità di contributi da parte della Figc». Ascoli, Vibonese e Carpi – in linea teorica – le avversarie alla ripresa di Perugia, Ternana e Gubbio. Ma l’ipotesi più probabile è che si riparta direttamente dai playoff per la C.

Notari, presidente del Gubbio

Le licenze nazionali

Infine focus sull’annata 2020-2021: «Il Consiglio ha aggiornato l’impianto delle licenze nazionali per l’iscrizione ai campionati professionistici per la stagione 2020/21. Tra le modifiche, ai ammissivi le società dovranno assolvere al pagamento degli emolumenti (netti) e degli altri compensi scaduti il 31 maggio 2020, intendendosi come tali quelli che, anche sulla scorta dei vari accordi modificativi e novativi eventualmente ratificati dalla Lega, sono effettivamente scaduti a detta data. Si terrà conto in ogni caso degli eventuali contenziosi che dovessero insorgere per il periodo di sospensione delle attività (marzo/aprile). Il termine perentorio per le iscrizioni verrà fissato nella seconda metà di agosto e comunque dopo la fine dei campionati. Per quanto riguarda l’impianto delle garanzie fideiussorie, per la Lega B è stato confermato l’importo di 800 mila euro e per la Serie C l’importo di 350 mila euro. Per i soli club di Lega Pro, in alternativa o a integrazione, potrà essere prodotta una certificazione della Lega, approvata dall’assemblea, di aver costituito una garanzia collettiva di efficacia equipollente alle garanzie singole, di pari importo, e nel rispetto degli stessi requisiti richiesti ai soggetti fideiussori. Termini tesseramento in ambito professionistico per la stagione 2020/2021 Nelle more della definizione dei nuovi termini di tesseramento per la stagione sportiva 2020/2021, che saranno stabiliti prossimamente, ha deliberato i termini di deposito dei contratti preliminari: dal 1 giugno al 31 agosto».

Giampiero Micciani con Mauro Balata

Il commento di Balata

A stretto giro arriva il commento del presidente della Lega B: «In Consiglio federale è passata la linea a cui abbiamo dedicato diversi mesi di lavoro e che è sempre stata coerente con la volontà di tutta la Lega B di ripartenza nel segno del merito sportivo. Ora avanti con le riforme necessarie a mettere in sicurezza il sistema e per questo non più rimandabili».

Francesco Ghirelli

Ghirelli scatenato

Non esattamente lo stesso spirito del presidente della Lega Pro: «Devo parlare il linguaggio della verità. Quello che è uscito dal Consiglio federale non mi soddisfa per nulla. La serie C ha una sua evidente specificità nel campo professionistico, altrimenti non si capirebbe perché ci sono A, B ed appunto serie C. Noi non siamo in grado di tornare a giocare, ce lo hanno detto anche i sessanta medici sociali, dovevamo fare gli ipocriti e non parlare il linguaggio della verità? Il calcio va veramente riformato nella sua cultura. Noi non siamo in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguardare la salute. Quello che si sa del nuovo protocollo ci porta a dire che sarà ancora più dura per i nostri club. Mi auguro – prosegue Ghirelli – che io abbia torto rispetto alla situazione. Discuterò ancora una volta con i presidenti con la stessa chiarezza con cui l’ho fatto da sempre. Poi qualcuno può andare a sollecitare scrivendo lettere per giocare i playoff. Playoff e play out si potrebbero disputare? Abbiamo votato alla luce del sole, né torneremo a discutere. Io non voglio sfidare nessuno, non c’è una lotta di potere, almeno per me conta solo la serie C, i valori del calcio e al primo posto c’è la salute. La mia intenzione è di proteggere gli interessi di tutti i club, valgono gli interessi generali e non quelli di qualcuno».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli