Covid Umbria, sport contatto: via libera

Umbria, Tesei firma l’ordinanza per la ripresa da mercoledì. Nessun nuovo caso nelle ultime 24 ore

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Una domenica senza nuovi casi di covid-19 in Umbria. Gli attuali positivi restano 14: l’aggiornamento della Regione Umbria è 12.01 di lunedì 6 luglio. Invariato anche il numero dei decessi (80) e delle guarigioni (1.353). Intanto la presidente Donatella Tesei firma l’ordinanza per la ripresa degli sport di contatto da mercoledì.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

I ricoveri

Nessuna novità anche sul fronte dei pazienti ricoverati: sono quattro, tutti al ‘Santa Maria’ di Terni. Lieve variazione per le persone in isolamento: scendono da 219 a 210, mentre ad esserne usciti sono in 28.181 (+17). Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 202 tamponi, con il totale dall’inizio dell’emergenza epidemiologica che sale a 100.395.

VIA LIBERA AGLI SPORT DI CONTATTO – L’ORDINANZA

Sport di contatto

Sport da contatto e squadra in Umbria in periodo covid-19, arriVa il tanto atteso via libera. La presidente della Regione, Donatella Tesei, ha firmato l’ordinanza per la ripresa a partire da mercoledì: è consentita «nel rispetto rigoroso delle linee guida approvate in data 25 giugno 2020 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome»

Usl Umbria 1, riapre riabilitazione cardiologica Gualdo Tadino

La Usl Umbria 1 rende noto che il Centro di prevenzione e riabilitazione cardiovascolare di Gualdo Tadino sta riprendendo la sua attività dopo la soppressione dovuta al covid-19. «Dal mese di luglio, infatti, il servizio è aperto due giorni a settimana e i pazienti non differibili, che durante la fase dell’emergenza sono stati – comunque – seguiti al telefono periodicamente, entro i prossimi giorni saranno contattati dal centro per fissare un appuntamento per effettuare i necessari controlli in sede. Il servizio, che afferisce alla struttura complessa di Cardiologia-Utic dell’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino, ospita ogni anno circa 900 pazienti. Nel 2020, a causa del Covid-19, il centro è stato chiuso dalla metà di marzo a tutto giugno e circa 300 pazienti non hanno eseguito i cicli riabilitativi previsti e relativi controlli. Al momento l’attività non prevede l’operatività dei consulenti specialistici né l’attività fisica in palestra».

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