Crac coop Santa Giusta Patteggiano in tre

Terni, erano accusati di bancarotta fraudolenta al pari dell’amministratore della Crt che definirà la propria posizione nei prossimi mesi

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Tre patteggiamenti e una posizione che dovrà essere definita – con un rito alternativo o l’eventuale processo – il prossimo 24 ottobre. Il fallimento della cooperativa immobiliare Santa Giusta è finito all’attenzione del tribunale penale di Terni con il gup Margherita Amodeo che mercoledì ha accolto quanto concordato da difese e procura in ordine a tre imputati – l’ex amministratore della società Crt (Costruzioni residenziali Terni) e due ex membri del cda della stessa coop Santa Giusta – che hanno patteggiato pene comprese fra 1 anno e 4 mesi ed 1 anno e 6 mesi di reclusione. Erano tutti – compreso il titolare della Crt la cui posizione è in attesa di definizione – accusati di bancarotta fraudolenta per aver contribuito a depauperare di circa 1 milione di euro il valore della coop, poi fallita nel 2014, distraendone il patrimonio. Il tutto attraverso cessioni di immobili alla Crt ad un prezzo ritenuto sottostimato rispetto ai valori di mercato. Fra i legali difensori figurano gli avvocati Giuseppe Sforza e Massimo Oreste Finotto.

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