Credito, Bcc Umbria: nasce nuova banca

Vanta un miliardo e 600 milioni di impieghi, 30 sportelli, di cui uno telematico, circa 200 dipendenti e 36 mila clienti

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Ufficialmente la data di nascita ufficiale sarà quella di venerdì 1 luglio, ma la Bcc Umbria Credito cooperativo – che unisce CrediUmbria e Credito cooperativo umbro – ha già svelato una parte importante delle proprie intenzioni.

100 milioni Bcc Umbria, che avrà sede legale a Perugia e direzione generale a Moiano di Città della Pieve, amministrerà masse, tra raccolta e impieghi, per quasi 1 miliardo e 600 milioni di euro, avrà 29 filiali oltre ad uno ‘sportello telematico’, quasi duecento dipendenti e 36 mila clienti. Avrà un territorio di competenza pari a circa i due terzi dell’Umbria oltre ad alcuni comuni fuori regione. Ma soprattutto, è stato annunciato un pacchetto da 100 milioni di euro da mettere in campo con servizi e offerte destinati a privati, famiglie, imprese e professionisti.

I vertici «Le iniziative a favore del credito che lanciamo – ha spiegato Palmiro Giovagnola, che sarà il presidente della banca – vogliono essere una dimostrazione del fatto che vogliamo continuare a lavorare a sostegno dell’economia regionale», mentre Luca Pecetti, che sarà il vice presidente, ha chiarito che «questo è solo un primo esempio di ciò che le nostre due banche unite possono finalmente fare», visto che sono previsti mutui particolarmente vantaggiosi per l’acquisto, costruzione, ristrutturazione o riqualificazione energetica della prima casa, e finanziamenti agevolati a famiglie, imprese e liberi professionisti, oltre a finanziamenti specifici destinati alle imprese agricole.

Il Cda Marcello Morlandi (già direttore del Credito cooperativo umbro) sarà direttore generale e Stefano Capacci (già direttore di CrediUmbria) vicedirettore generale. Il nuovo consiglio di amministrazione, che sarà composto da tredici membri, assegnerà gli altri incarichi operativi nella giornata di venerdì e Carmelo Campagna, che del Cda farà parte, parla di questa operazione come di «un lavoro di consolidamento che era necessario fare e per il quale abbiamo lavorato con grande convinzione. Gli indicatori patrimoniali sono buoni (per CrediUmbria molto migliori rispetto Credito cooperativo umbro; ndr) e questo, anche se dall’assemblea sono stati sollevati alcuni interrogativi, peraltro legittimi, deve far riflettere in positivo anche chi teme che, per qualche territorio, l’operazione possa rappresentare una perdita di identità. Oggi, però, l’orizzonte è molto più ampio ed è con quello che ci si deve confrontare».

Marini La nascita di Bcc Umbria, dice la presidente della Regione, Catiuscia Marini, «rappresenta un risultato importantissimo, anche alla luce del ruolo sociale che riveste nel territorio il credito cooperativo che, da sempre, riserva grande attenzione alle famiglie, alle imprese. La nuova banca, così come si configura coprirà più di 2/3 del territorio regionale e, di conseguenza, garantirà maggiore penetrazione sul territorio stesso, rafforzando la capacità di credito anche in vista di nuovi scenari e spero che nuovi tasselli si uniscano a questo progetto, arrivando a completare il progetto di banca regionale».

 

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