Cru, Fiorucci non ha le firme e non si presenta

L’ex arbitro non raggiunge il numero minimo per candidarsi alla presidenza del comitato regionale ma presenta un esposto alla procura federale per far saltare il banco dopo il ‘bluff’. Intanto lunedì Repace si presenta in assemblea da vincente

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di P.C.

«Siamo riusciti nella difficile operazione di raccolta delle oltre 50 designazioni firmate dai presidenti di società umbre aventi diritto al voto, necessarie per sostenere la candidatura del candidato presidente Cru Figc-Lnd» (27 dicembre). «Ci vediamo in assemblea» (30 dicembre). «Abbiamo le deleghe, ne vogliamo di più» (1° gennaio). Queste sono tre frasi estratte dai comunicati ufficiali del comitato per ‘Luca Fiorucci presidente’.

Nessuna candidatura presentata

Tante altre simili l’ex arbitro le ha pronunciate in interviste, video conferenze social e conversazioni informali con la stampa, in cui diceva chiaro e tondo che aveva tutte le carte in tavola per presentarsi in assemblea all’elezione per il rinnovo delle cariche al comitato regionale umbro, sfidando Luigi Repace. E invece Luca Fiorucci le deleghe firmate non le aveva. E infatti alla scadenza del termine – ore 12 del 6 gennaio – non ha presentato la candidatura. Nel poker si chiamerebbe ‘bluff’: far credere di avere in mano un punto che invece non si ha. Mediaticamente, è un ulteriore atto di una rappresentazione poco edificante, in cui tutti fanno una brutta figura, che va avanti da qualche settimana e di certo non fa bene al calcio dilettantistico umbro. Il ‘rilancio’ – tornando alla metafora da ‘tavolo verde’ – è l’annuncio di esposto alla procura federale. Ma sembra ormai una mossa da ‘ultima mano’. Intanto, il banco se lo porta a casa Luigi Repace

Il balletto sulle adesioni verbali ma senza firma

«Nonostante i tantissimi bastoni fra le ruote, avevamo raggiunto il numero di adesioni necessarie per partecipare all’assemblea elettiva dell’11 gennaio 2021 – scrive Fiorucci nel suo comunicato – ma purtroppo, successivamente all’uscita del comunicato ufficiale del Cru Figc-Lnd n. 72 del Tribunale Federale Territoriale del 31.12.2020, che riteniamo illegittimo (mentre era doverosa come da regolamento elettorale l’analisi delle designazioni presentate), alcune società hanno cambiato rotta, hanno modificato le proprie intenzioni: fatto molto strano perché almeno 60/70 presidenti avevano confermato l’appoggio al sottoscritto». Ora, quindi, Fiorucci dice che le adesioni che diceva di avere in mano erano solo verbali e non si sono tramutate in firme reali sulle designazioni per le pressioni esterne; in realtà, non più tardi di una settimana fa, Fiorucci ribadiva a umbriaon.it e ad altre testate di avere in mano oltre 50 firme, di cui una buona parte con dichiarazione di revoca della designazione precedentemente firmata per Repace. Evidentemente, non era vero.

La ricostruzione e le accuse a Repace

Nel comunicato Fiorucci ricostruisce poi quanto aveva già detto in precedenza e cioè che Repace già a fine dicembre aveva un bel numero di firme e che lui si trovava di fronte a «un disco rotto che recitava ‘ho già firmato per Repace, ci hanno detto che c’era un solo candidato’ da parte dei presidenti». Nulla di nuovo. Sulle accuse a Repace (se cioè quella del presidente sia stata una campagna elettorale semplicemente un po’ aggressiva o se effettivamente ci siano stati condizionamenti illegittimi e violazione delle norme su tempi e modalità di raccolta firme) deciderà la procura federale, ma Fiorucci aveva detto che, nonostante ciò, le 50 firme le aveva, non mettendo in alcun modo in dubbio la sua candidatura. Ora mette sul piatto nuove accuse, parlando di «comportamenti scorretti, situazioni incresciose, un’umiliazione clamorosa della democrazia».

La richiesta di annullamento

«Per questo – conclude Fiorucci nella nota stampa – abbiamo inteso coinvolgere la procura federale, il presidente FIGC Gabriele Gravina ed il presidente della LND Cosimo Sibilia al fine di fare chiarezza su certe metodologie chiedendo altresì l’immediato annullamento di questa tornata elettiva e la convocazione di una nuova assemblea». Nelle prossime settimane capiremo se nelle carte presentate alla procura ci siano più punti di quelli che aveva finora in mano.

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