Terni, imbrattamenti: patto Comune-Arci

Via libera al progetto con duplice obiettivo: recupero di spazi cittadini degradati e promozione di strumenti per la collaborazione tra italiani e stranieri

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Recuperare spazi cittadini che si trovano in condizioni di degrado per atti di vandalismo, incuria o negligenza e promuovere strumenti innovativi per la collaborazione tra persone italiane e straniere. Questi i due punti cardine del patto tra il Comune di Terni e il comitato provinciale dell’Arci: palazzo Spada ha dato il via libera alla proposta avanzata dall’associazione del presidente Francesco Camuffo lo scorso 9 ottobre per il decoro urbano, con particolare attenzione all’imbrattamento.

Semaforo verde alla sottoscrizione: multiculturalità e ambiente

In sostanza gli ospiti dei progetti Sprar – gestiti dall’Arci – si occuperanno di ripulire e riqualificare spazi in condizioni tutt’altro che buone; inoltre si prenderanno cura di spazi pubblici per «favorire un senso di nuova appartenenza cittadina». Con loro ci saranno i cittadini delle associazioni aderenti all’Arci e e ad altre realtà territoriali. Il Comune – il responsabile per l’amministrazione è il dirigente degli affari istituzionali Andrea Zaccone – dal canto suo sottolinea come il progetto, «oltre ad essere uno strumento per meglio affrontare il tema di un corretto rapporto con l’ambiente, si caratterizza per l’arricchimento che può portare, anche , a quello scambio ente locale/cittadini nelle tematiche della multiculturalità e del rispetto dell’altro e dei beni comuni».

L’estetica

Il progetto ha anche l’obiettivo di migliorare spazi pubblici con finalità sociali nel puro «miglioramento estetico, incrementandone l’efficienza e valorizzando il concetto di bene comune» attraverso attività che contrastino il degrado urbano. Post sottoscrizione del patto seguirà l’attivazione di un ‘laboratorio urbano permanente’: servirà per effettuare il monitoraggio, definizione e coprogettazione delle attività.

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