Diffamò l’ex questore: tifoso Ternana assolto

Al termine di una stagione trionfale per la Ternana – la 2011/2012 conclusasi con la promozione delle Fere in serie B – aveva detto la sua su un popolare social network, stilando le pagelle dell’annata e distribuendo voti a destra e a manca. Giudizi che avevano finito per tirato in ballo anche l’allora questore di Terni, Luigi Vita, ‘bocciato’ dal tipo con un secco ‘1’.

Il post incriminato La cosa non era andata giù al massimo dirigente della polizia ternana, che – complici anche alcune frasi scritte a corredo del voto – lo aveva denunciato per diffamazione. In particolare il tifoso, un ternano di 42 anni, lo aveva accusato di aver «ridotto il Liberati ad un lager nazista, distribuendo diffide a destra e a manca», con il tempio del tifo rossoverde, la Est, ridotta a «curvetta grazie al nostro fenomenale questore». Frasi suggelllate dall’aggettivo «vergognoso», finito – al pari del messaggio nella sua interezza – all’attenzione degli organi giudiziari.

Assolto per ‘tenuità’ Il processo a carico del tifoso – assistito dall’avvocato Carlo Viola del foro di Terni – si è concluso lunedì mattina. Il giudice Federico Bona Galvagno, pur evidenziando la sussistenza dell’insulto e del tenore offensivo del messaggio – lo ha assolto in base al nuovo articolo 131-bis del codice penale, quello che esclude la punibilità dei reati cosiddetti ‘lievi’, ovvero con una pena non superiore ai 5 anni nel massimo, purché l’offesa sia «di particolare tenuità» e la condotta «non abituale». Un peso nel giudizio lo ha avuto anche lo status di totale incensuratezza dell’imputato.

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