Disabile da sette anni: «La giustizia dov’è?»

Orvieto: sfogo di un 79enne dopo la sentenza che ha assolto un medico accusato di aver sbagliato diagnosi. Gli atti di nuovo in procura

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«Sono sette anni che sto in queste condizioni. La gente fa bene a non fidarsi della giustizia, perché io non l’ho avuta, neanche dopo tutto quello che mi è successo». Si sfoga così, uscendo dal tribunale di Terni, un 79enne di Orvieto costretto sulla sedia a rotelle, parte civile nel processo che vedeva imputata una radiologa 43enne del Santa Maria della Stella di Orvieto.

La sentenza Lunedì mattina il tribunale di Terni – giudice Marco Di Tullio – l’ha assolta dal reato di lesioni colpose, dopo che in aula l’accusa – vpo Adalberto Andreani – aveva chiesto cinque mesi di reclusione e 500 euro di multa.

Il calvario Il 79enne, scosso dalla sentenza, non l’ha mandata giù. Dagli atti si evince che nell’ottobre del 2011, a seguito di una caduta da una scala poggiata su un albero, l’anziano aveva riportato fratture – al femore, al pube e ad un piede – diagnosticategli dai sanitari del nosocomio orvietano. Gli stessi però non si erano accorti di alcune gravi lesioni spinali che, successivamente, lo avrebbero reso parzialmente tetraplegico, impossibilitato a camminare e costretto su una sedia a rotelle. Alle spalle, un doloroso percorso fisioterapico e riabilitativo ed un calvario sanitario ancora oggi in corso.

Il medico era difeso dall’avvocato Dino Parroni di Terni mentre l’azienda sanitaria Usl Umbria 2 figurava nel procedimento come responsabile civile, con l’avvocato Patrizia Bececco. Il legale di parte civile era l’avvocato Madìa di Roma che ora, presumibilmente, appellerà la sentenza. Nel dispositivo il pm ha specificato che gli atti verranno inviati alla procura di Terni per valutare eventuali profili di responsabilità da parte di altri medici. A distanza di sette anni dai fatti, la prescrizione incombe.

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