Domenica delle Palme, Bassetti in processione

Perugia, il Cardinale, presidente della Cei, non rinuncia al tradizionale rito che dà il via alla settimana Santa

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«Oggi inizia la Settimana Santa o di Passione. Santa perché al centro c’è il Signore; di Passione perché contempliamo Gesù che va verso il Calvario e dona la sua vita»: così il cardinale Gualtiero Bassetti nell’omelia della celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia.

Folla sulla soglia della Cattedrale

Come bambini La celebrazione è iniziata con il rito della preghiera e benedizione dei ramoscelli d’ulivo (raccolti ed offerti dai giovani delle opere segno della Caritas) svoltosi, come è tradizione, davanti all’Arcivescovado. Poi i fedeli in processione hanno fatto ingresso in cattedrale. Tanti i bambini presenti in cattedrale: «Solo loro hanno compreso fino in fondo Gesù accogliendolo festosamente mentre entrava in Gerusalemme, il paradosso della Domenica delle Palme che ci fa vivere assieme il trionfo e la passione di Cristo».

I riferimenti alla realtà Usa «Anche noi in questi giorni abbiamo visto delle immagini che ci hanno riproposto centinaia di migliaia di bambini e di giovani, che insieme, negli Stati Uniti d’America, sfilavano per chiedere l’abolizione dell’uso delle armi. Gesù ci ha detto: ‘Se non diventerete come i bambini non entrerete nel Regno dei Cieli’. Gli adulti, compresi i discepoli, sono fuggiti dinanzi a Gesù condannato e crocifisso: forse si sono vergognati di Lui. L’apostolo Pietro si è pentito e ha pianto amaramente».

L’omelia

Chiediamo perdono «In questa Settimana di Passione – ha esortato Bassetti – diventiamo anche noi degli uomini e delle donne come Pietro. Piangiamo come i bambini chiedendo perdono dei nostri peccati, perché con i nostri peccati abbiamo portato Gesù alla Croce. Dinanzi al dramma di tanti poveri cristi, esuli, perseguitati, profughi non restiamo indifferenti. Pochi giorni fa ho incontrato in Libano famiglie irachene e siriane con i loro bambini con gli occhi incavati di tristezza come le persone di ottant’anni. Durante questa Settimana di Passione prendiamo in mano il Vangelo e facciamo compagnia a Gesù. L’ulivo che abbiamo fra le mani è segno di pace. Il Signore vuole la pace, dona la pace. Portiamo questo ulivo nelle nostre case, ci ricorderà sempre quanto Gesù ci ha amati e anche quanto gli siamo costati e ricordiamoci bene che l’amore vince sempre ogni male. Percorriamo anche noi la via della Passione per potere risorgere con Gesù».

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