Elettrocarbonium, nuovo blocco

Terni, Monachino aveva promesso di pagare tutti gli arretrati, ma non era vero. Nuovo presidio dei lavoratori in Prefettura: «Pronti ad occupare la fabbrica»

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Aveva garantito – lo aveva garantito ai sindacalisti che lo avevano contattato nella giornata di venerdì – che i bonifici erano già stati fatti. Ma era un bluff, l’ennesimo, di Michele Monachino.

elettrocarbonium assemblea 4 marzo68 lavoratoriNuovo presidio Dopo che il patron – si fa per dire – di Elettrocarbonium aveva fatto l’annuncio, i lavoratori avevano deciso di sospendere lo sciopero, ma nella giornata di lunedì è arrivata l’ennesima delusione: i bonifici di Monachino erano relativi alla tredicesima mensilità del 2015 e, forse – ma su questo le notizie non sono certe – uno dei tre stipendi arretrati. E i lavoratori hanno deciso che si ricomincia la giostra. Con tanto di presidio, nel pomeriggio, sotto la Prefettura.

Pronti al peggio Lo sciopero, scattato poco prima delle 14 di lunedì, potrebbe sfociare in una clamorosa occupazione della fabbrica di Narni: «Ma potrebbe essere solo la prima – annunciano i lavoratori – di una serie di iniziative clamorose». Visto che avevano già minacciato di occupare la stazione ferroviaria. Poco prima delle 17 i sindacalisti sono saliti in Prefettura.

I SINDACALISTI INCONTRANO I LAVORATORI – IL VIDEO

Si blocca tutto Dopo l’incontro con il vice prefetto e sindacalisti hanno aggiornato i lavoratori, ma c’era ormai poco da aggiungere: la situazione precipita, Michele Monachino non ha intenzione di sborsare quello che deve e a questo punto ai lavoratori resta solo l’ultima carta a giocare: bloccare la portineria della fabbrica e non far entrare o uscire niente e nessuno fino a quando la situazione non farà registrare qualche novità di rilievo. A governo e istituzioni verrà chiesto, intanto, di accelerare i tempi e di non concedere più fino a venerdì ad Elettrocarbonium e Sgl Carbon per trovare un compromesso.

Seguono aggiornamenti

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