Elettrocarbonium, Sgl: «Rivogliamo tutto»

Terni, la mutinazionale intima a Monachino la restituzione immediata del sito di Narni: lo spettro-tribunale è sempre più vicino

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Se non è ancora arrivato, è questione di minuti. L’atto formale – anticipato nella serata di domenica dal liquidatore della Sgl Carbon, l’avvocato Marco Petrucci – è stato comunque inviato a Elettrocarbonium ed ai suoi legali. In poche parole si chiede a Michele Monachino di riconsegnare immediatamente il sito narnese alla multinazionale.

Marco Petrucci

Marco Petrucci

La bonifica Secondo Sgl «è davvero preoccupante che Elettrocarbonium lamenti che il progetto di bonifica approvato dalla conferenza di servizi le avrebbe tolto “ogni potere negoziale”.  Tutti gli oneri di bonifica sono a carico di Sgl, la quale, almeno allo stato attuale, offre sicuramente molte più garanzie di essere in grado di eseguire il piano di bonifica, stimato in 7,2 milioni di euro, di quante ne possa offrire Elettrocarbonium e anche gli eventuali oneri imprevisti che dovessero sorgere durante l’esecuzione del piano di bonifica rimarranno a carico soltanto di Sgl».

Michele Monachino

Michele Monachino

La proprietà Marco Petrucci, dopo che Monachino aveva riproposto la teoria dei contatti in corso da parte sua con il governo, aveva anche ricordato che «lo stabilimento appartiene a Sgl e non allo Stato», auspicando «la rapida restituzione del sito industriale, sperando di non dover ricorrere ad azioni legali per rientrare in possesso dei propri beni».

«Nessun traghettatore» Sulla vicenda interviene il Partito socialista italiano di Narni: «L’intreccio di comunicati lettere, smentite, interviste, stanno sconcertando la città: Narni e la ‘sua’ fabbrica non meritano di essere trattati a questo modo. Quasi con un sollievo si è assistito alla parola fine da parte della Sgl Carbon, che ha intimato di troncare un tiramolla per niente edificante da parte della cordata che fa capo a Michele Monachino, l’amministratore delegato della Elettrocarbonium. Ma ormai tutto questo appartiene al passato, come appartiene al passato la tenacia della amministrazione e del sindaco De Rebotti, che si è battuto per una soluzione che tecnici qualificatissimi, in tutte le sedi istituzionali, avevano dichiarato essere quella giusta. La stessa tenacia che ci accompagnerà, il sindaco e la giunta, per cercare di trovare nuove forme di reindustrializzazione del territorio che siano concrete e reali. Il Partito socialista narnese aspetta ora le successive mosse, che valuterà con rigore ed attenzione, dichiarandosi sin d’ora contrario alla presenza di qualsiasi ‘traghettatore’, come quelli che si sono proposti nella passata vicenda: a noi non interessa conoscere il parere di falsi specialisti, di quelli che sembrano avere l’abilità nella chiusura delle fabbriche anziché di un rilancio.Niente scelte velleitarie, allora, ma che siano piene di buon senso, ripartendo dalle cose certe e dalle realtà presenti nel territorio».

 

 

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