Elezioni, Psi deciso: «Noi indispensabili»

Presa di posizione chiara: chiedono spazio nella nuova giunta regionale

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Se non fosse chiaro abbastanza che Catiuscia Marini avrà i suoi bravi impicci, nella composizione della giunta regionale e che il consiglio, quando eleggerà il nuovo presidente, non se la caverà più facilmente, arriva la squillante dihiarazione dei ‘Socialisti Riformisti Territori per l’Umbria’.

LO SPECIALE ELEZIONI

La rivendicazione I quali ricordano che la loro lista è stata «determinante per la vittoria della coalizione di centrosinistra a sostegno della presidente Catiuscia Marini. Il risultato ottenuto dalla nostra lista, un ottimo 3,46 per cento su base regionale, costituisce infatti un punto fermo nell’arginare l’avanzata, anche in Umbria, di una destra populista e demagogica, sempre pronta a cavalcare elementi di paura e insicurezza, come testimonia il grande balzo della Lega in appoggio al candidato presidente Claudio Ricci. Da notare anche l’ottimo risultato dello stesso Rometti, che con le sue 4.072 preferenze ha contribuito in maniera determinante al successo della lista».

I territori Guardando al voto, ricordano i socialisti, «emerge inoltre un dato fondamentale, cioè che le percentuali più importanti vengono raggiunte proprio laddove maggiore è la presenza di esponenti socialisti all’interno delle amministrazioni comunali. Emblematici a tale proposito il 5,93 per cento di Città di Castello, il 4,88 di Gubbio, 4,62 di Marsciano, il 12,97 di Todi, il 10,2 di Montecastrilli, il 6,15 di Acquasparta e il 4,8 di Orvieto. Merita poi una citazione particolare, il 27 per cento raggiunto ad Avigliano Umbro, dove era candidato come consigliere il sindaco Giuseppe Chianella».

I diktat Insomma, «il Psi rivendica legittimamente un ruolo importante anche nella formazione della prossima giunta. A tale proposito, si ritiene di non condividere né tanto meno accettare, diktat che provengono da esponenti di altre forze politiche, che al proprio interno possono scegliere criteri di selezione particolari. I socialisti, quindi, rivendicano la propria autonomia sull’indicazione di eventuali figure per ricoprire il ruolo di assessore, partendo dal consenso ricevuto dagli elettori e considerando che, con la riduzione a 5 unità della giunta, chi ricoprirà questo ruolo dovrà possedere determinati requisiti per affrontare al meglio i problemi che la regione ha davanti».

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