Ricci e le sue civiche: «Facciamo la storia»

L’ex candidato del centrodestra si ripresenta a capo di una coalizione civica e punta a fare da terzo incomodo nel duello Tesei-Bianconi. «Voto utile per noi»

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Le liste non sono politiche, ma Ricci non rinnega la sua storia, che quattro anni fa lo vedeva candidato in rappresentanza del centrodestra contro la Marini. Quindi, a rigor di logica, le sue liste ruberanno più voti alla Tesei che a Bianconi, nonostante il panorama politico sia molto mutato da allora. E attinge alla consiliatura uscente, a cominciare dalle 500 proposte presentate in assemblea dallo stesso Ricci, che nel programma di coalizione sono sintetizzate in 5 linee guida: «Amministrare bene, sviluppare lavoro, muoversi veloce, innovare l’ambiente e curare umanizzando».

Per la prima volta una coalizione solo civica

«Dopo 50 anni di storia della Regione Umbria, è la prima volta che alle elezioni regionali si presenta una ‘coalizione solo civica’ – sottolinea Ricci ai microfoni di umbriaOn.it – assolutamente non identificabile con i partiti politici: siamo tre liste ma un unico gruppo per il governo della regione con la capacità di fare e la libertà di scegliere sempre il merito».

Pochi social, molti gazebo

In contrapposizione con il centrodestra salviniano e con i cinquestelle, Ricci chiede ai suoi candidati di usare poco i social e di andare fra la gente. Fin dal prossimo weekend: il 19 ottobre, ad Umbria Fiere di Bastia Umbra ci sarà un ‘dialogo aperto’ con categorie, associazioni, attività e persone. : al governo delle Regione Umbria ciò sarà un “metodo amministrativo” e verrà organizzato un incontro regionale ogni tre mesi (alternandosi fra Perugia e Terni) per “ascoltare sempre e dare conto del lavoro svolto”.

«Il voto utile? Per noi»

Internet sì: sul sito ufficiale ci sono già i curriculum dei 60 candidati, oltre al suo. «Abbiamo la fiducia di oltre un elettore su tre, secondo il sondaggio ‘Scenari Politici WinPoll’, che speriamo si traduca in voto, e invitiamo gli umbri a considerare che non si vota per i partiti nazionali ma per il governo della Regione. Per questo il ‘voto utile’ è quello per la migliore coalizione di persone che, dopo il 27 ottobre, resterà in Umbria e non se ne tornerà a Roma».

«Nostre candidature non vengono da Roma» (video)

«Noi lavoriamo dall’Umbria e per l’Umbria – rivendica Claudio Ricci – i nostri candidati sono emersi dal territorio non sono stati decisi a Roma e anche la nostra campagna elettorale si svolgerà sul territorio umbro per intercettare in particolare quella larga fetta di elettorato che non vota abitualmente o che cambia voto ad ogni elezione e che non si riconosce in questo panorama politico fin qui strutturatosi».

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